Forza Italia vuole tornare protagonista a Varese con nomi nuovi ma senza alleanze scomode

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Il gruppo di Forza Italia nella sede varesina

VARESE, 5 giugno 2021- di GIANNI BERALDO-

Forza Italia è tornato sul territorio e vuole ripartire con l’entusiasmo di un tempo oramai lontano.

Non che il partito di Silvio Berlusconi fosse sparito ma tra restrizioni Covid, il leader loro in condizioni precarie, vicende giudiziarie e voci di ”fusione” con la Lega di Matteo Salvini, si capisce come la situazione non era certamente delle migliori per affrontare una campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative e provinciali (queste ultime ricordiamo, elezioni di secondo livello, ossia senza partecipazione diretta dei cittadini).

Piero Galparoli

Così, dopo l’incontro di mercoledì scorso con tutte le forze politiche rappresentanti il centrodestra in provincia di Varese (con la sola assenza di Lombardia Ideale), Forza Italia oggi nella sede varesina ha fatto il punto della situazione presentando anche alcuni volti nuovi.

Tra questi l’avvocato Caterina Cazzato la quale, insieme al ‘veterano’ e capogruppo in Consiglio comunale Simone Longhini, si occuperà di stilare i punti programmatici del programma oltre a organizzare la campagna elettorale per Varese.

«Stiamo cercando di organizzare un programma che sia davvero attuabile in considerazione delle necessità dei cittadini e delle condizioni economiche attuali. Ma soprattutto utilizzare quelle risorse e prospettive che l’Europa ci offre per essere competitivi a tutti i livelli anche a livello territoriale», così Caterina Cazzato che non è certamente intimorita al cospetto dei politici più navigati, non solo quelli appartenenti al suo partito ma pure quelli di centrosinistra.

INTERVISTE A BATTAGLIA E CAZZATO

Se Longhini e Cazzato avranno un incarico non semplice, gli scafati Piero Galparoli (tra i volti storici del partito anch’egli consigliere comunale) e il commissario cittadino Domenico Battaglia sono tra quelli che dovranno verificare che la ‘macchina’ elettorale e lo stesso partito possa funzionare al meglio, senza intoppi, costruendo una solida alleanza senza problemi interni.

Caterina Cazzato

Ricompattarsi prima possibile senza tentennamenti aiutati in questo da possibili liste civiche «sì ma quelle vere, quelle che non devono avere persone che abbiano avuto esperienze amministrative. Insomma volti nuovi con la passione per la politica pur non appartenendo a un partito specifico ma ovviamente a un’area ben delineate quello sì», dice Galparoli.

Un nemmeno tanto velato riferimento a quanto sta accadendo a Busto Arsizio dove il sindaco uscente Antonelli stia formando una lista a suo nome forte di un consenso popolare elevato «non accettiamo che vi siano liste personalizzate con il proprio nome in evidenza e prima del simbolo di partito. Il mio obiettivo personale è quello di ottenere come FI un voto in più di Lega e FdI, Non possiamo essere schiacciati dai cosiddetti sovranisti», aggiunge il consigliere comunale.

Con la ripresa dell’attività anche la sezione femminile del partito recupera terreno con Donna Azzurra in campo. A promuovere la politica nei vari rioni tramite alcuni eventi è incaricata Benedetta Giannini, mentre Andrea Rizzi e il responsabile dei giovani.

INTERVISTA A LONGHINI

Ma quale le linee programmatiche in via di definizione che riguardano Varese? Sul punto interviene Longhini «Partiamo dal presupposto che noi potremmo essere punto di riferimento per tutta quell’area moderata composta da cattolici, riformisti e liberali che è forte in città, insomma tutte quelle forze che magari non si sentono rappresentate né da Fratelli d’Italia né dalla Lega. Sul programma vi sono molte cose da cambiare, basti pensare al fallimento del festival Nature Urbane, il settore sportivo, i commercianti lasciati soli e molto altro ancora».

Simone Longhini

Forza Italia tenta quindi di rivitalizzare il passato pensando al futuro ma senza certezze.

Nemmeno che il candidato della coalizione sia davvero Roberto Maroni, nome confermatissimo però nell’ultima riunione provinciale pur con evidenti preplessitá.

Così come pare incerta la faccenda federazione dove la Lega spinge verso una nuova ma rischiosa (solo per FI) alleanza, che potrebbe far sparire di fatto e per sempre FI dall’orizzonte politico per naturale inclusione nel partito di Salvini.

Ma di questo (per ora) a Varese non ci vogliono nemmeno pensare.

direttore@varese7press.it