Davide Galli confermato alla guida di Confartigianato Varese

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Davide Galli, presidente Confartigianato Varese

VARESE, 29 giugno 2021-Il congresso provinciale 2021 per il rinnovo degli organi statutari di Confartigianato Imprese Varese ha deliberato – con voto online al quale hanno preso parte oltre 900 imprenditori – il proseguimento della presidenza di Davide Galli e, contestualmente, il rinnovo del consiglio provinciale.

Accanto a Galli, ingegnere meccanico e amministratore della Ellebi di Gallarate, nei prossimi quattro anni siederanno trenta imprenditori, molti dei quali alla prima esperienza nell’ambito associativo, in rappresentanza delle piccole e medie imprese del settore manifatturiero, dei servizi e dell’artigianato della provincia di Varese.

Numerosi gli impegni dal neo rieletto numero uno dell’associazione di viale Milano per guidare la politica di Confartigianato Imprese Varese nei prossimi quattro anni (2021-2025), a partire dal filo conduttore del congresso – “Scelgo l’impresa” – e da tre parole chiave: prospettiva, visione e sviluppo.

Una combinazione decisiva per aprire la strada a nuove strategie d’impresa fondate sulle sfide del futuro: le transizioni digitale e sostenibile e la riconversione delle competenze.

Nei prossimi mesi e anni Confartigianato Imprese Varese, con la società di servizi Artser e l’hub dell’innovazione industriale Faberlab, dovrà affrontare passaggi cruciali e accompagnare le aziende a farne di altrettanto significativi per favorire la rigenerazione di un tessuto economico sul quale l’Europa ha scelto di investire poco meno di 200 miliardi di euro attraverso il Next Generation Eu e sul quale l’Italia stessa ha rilanciato, portando l’asticella del recupero post-Covid poco oltre i 221 miliardi di euro.

Un investimento in produttività, evoluzione digitale, compatibilità ambientale, internazionalizzazione, produttività e semplificazione burocratica al quale le aziende dovranno rispondere rinnovandosi perché il cambiamento è la base della resilienza. E la resilienza è la premessa dello sviluppo.

Fondamentale in questo quadro il ruolo delle comunità tra imprese e delle comunità aziendali, nell’ambito delle quali investire in formazione permanente per accrescere le competenze necessarie a intercettare le trasformazioni del mercato e delle supply chain. Non meno rilevante l’impegno nel sostenere riforme decisive per la competitività e l’attrattività del sistema economico – giustizia, pubblica amministrazione, semplificazione e fisco – sulle quali pesa la spinta impressa dal Pnrr, piano che le aziende dovranno intercettare con progetti efficaci e preparazione adeguata.

Sarà inoltre necessario che il ruolo della donna nel contesto occupazionale possa essere valorizzato attraverso un adeguato equilibrio tra tempi della vita e del lavoro e che il sistema scolastico riesca ad assecondare il bisogno delle aziende, al fine di ridurre un pesantissimo mismatch tra domanda e offerta.

Ancora: le imprese hanno la grande opportunità di migliorare attraverso l’interpretazione dei dati, la qualità delle scelte. Non dovranno sprecarla preferendo un “data deregulation” che rischierebbe di danneggiarne il valore. Sguardo rivolto poi alla cultura finanziaria sulla quale dovrà fondarsi la nuova relazione con il sistema del credito, anche alternativo a quello bancario.

La stessa transizione generazionale, con le sue complessità e le chance trasformative che sottende, andrà adeguatamente interpretata, maturata e pianificata, affinché conduca l’azienda ad un processo di rilancio dal quale non escludere l’innesto di figure manageriali in grado di integrare i profili familiari.

Fronte internazionalizzazione: se adeguatamente interpretata senza eccessi di aspettative ma con un profondo lavoro di preparazione, studio e analisi dei mercati, potrà essere la frontiera oltre la quale guardare per rigenerare i bilanci fiaccati dalla debolezza del mercato interno.

Per quanto riguarda il sistema della fornitura bisognerà superare il semplice rapporto vendita-acquisto per entrare in una dinamica di partnership collaborativa (superfornitori), aumentando parallelamente qualità e produttività aziendale.

Sul fronte interno, territoriale, Galli rilancia il progetto di legge “Aree di Confine” a tutela delle aziende depauperate di professionalità dall’attrattività economica del Canton Ticino e punta sulla Zona Logistica Semplificata di Malpensa, oltre che su una rinnovata vocazione industriale orientata alla mobilità green, sulla quale si stanno concentrando le città di Varese (formazione) e Busto Arsizio (idrogeno). Decisivo il rilancio delle aree dismesse, con la sinergia pubblico-privato a supporto di interventi in grado di generare nuovi comparti a vocazione economica, e il completamento delle principali infrastrutture del territorio (da Pedemontana alla Gallarate-T2 Malpensa).

L’altra importante novità dell’appuntamento congressuale 2021 è stato il voto che, dopo la presentazione delle tesi congressuali e il confronto tra i partecipanti all’assemblea aperta ai soci del 21 giugno, si è spostato su una nuova piattaforma di e-voting.

Sono stati più di 900 gli imprenditori che hanno espresso il loro voto online in occasione della settimana elettorale. Un segnale inequivocabile di apertura, partecipazione e democrazia da parte di Confartigianato Varese. Gli imprenditori hanno avuto la possibilità di esprimere la propria preferenza nelle sei sedi dell’associazione (Varese, Sanvito Silvestro; Gallarate; Busto; Tradate; Luino; Saronno) o direttamente dall’azienda, sempre in modalità digitale, a totale garanzia di sicurezza.