VARESE, 1 luglio 2021-Domenica sera la Polizia di stato di Varese ha arrestato un 43enne italiano, residente in provincia per rapina, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma.
I fatti risalgono a domenica notte quando le volanti hanno rintracciato, in zona stazioni ferroviarie, un cinquantatreenne genovese dopo aver passato la serata nella movida varesina e avere incontrato un‘avvenente quarantenne con la quale aveva cercato di appartarsi.
Le sue avance hanno però infastidito la donna e i suoi amici che, dopo averlo circondato, lo hanno immobilizzato e colpito con un pugno al volto, utilizzando un tirapugni. Tramortito e ferito dal colpo subito, l’uomo è caduto a terra e l’amico della donna, che lo aveva colpito con il tirapugni, un italiano di anni 43 noto alle forze dell’ordine, gli ha preso il portafoglio ed il cellulare, intimandogli di allontanarsi. Spaventato e sanguinate, il genovese ha raggiunto la vicina stazione ferroviaria da dove ha chiamato il 113, con un telefono pubblico, successivamente medicato ha riportato 25 giorni di prognosi.
Gli agenti della Squadra Volante, grazie alle indicazioni fornite, sono riusciti a ricostruire l’accaduto e a rintracciare il rapinatore che, nel frattempo, era entrato in un bar poco lontano. A quest’ultimo gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato il tirapugni, ancora in tasca insieme a una banconota da 50 euro insanguinata, rapinata al malcapitato.
Alla luce di quanto emerso, il quarantatreenne varesino è stato arrestato per il reato di rapina, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma.
Gli agenti hanno appurato anche la responsabilità della donna la quale, come “risarcimento” delle molestie subite, gli aveva sottratto la tessera bancomat mentre quest’ultimo si trovava per terra tramortito. Adesso dovrà rispondere alla Autorità Giudiziaria di rapina in concorso.