BUSTO ARSIZIO, 15 novembre 2019-Il Questore di Varese ha disposto, giusto articolo 100 del TULPS, la sospensione per dieci giorni dell’attività dell’esercizio di vicinato “MUSUDUL ENTERPRISE di ISLAM MUSUDUL”, minimarket alimentare, situato in via Miani a Busto Arsizio.
Il Decreto, notificato ieri, è stato emesso in seguito alla segnalazione del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio, che ha accertato alcuni episodi registrati anche da altre Forze dell’Ordine, che evidenziano, nell’arco di un lungo lasso di tempo, l’ultimo dei quali risalente a pochi giorni fa, come l’esercizio in questione costituisca, oggettivamente, una turbativa per l’ordine pubblico, la tranquillità e la sicurezza dei cittadini. In particolare la sera dello scorso 8 novembre, su segnalazione di un cittadino che si lamentava per il frastuono proveniente da un gruppo di ragazzi, che dopo aver acquistato alcune bottiglie di birra si divertivano a romperle ed a urinare in prossimità del portone di un condominio, interveniva la Volante del Commissariato.
Alla vista della pattuglia, uno degli avventori si è allontanato, salvo poi ritornare e aggredire gli Agenti e danneggiare l’auto di servizio e una volta presso il Commissariato anche alcuni arredi ivi presenti. Già in precedenza e in più occasioni la Polizia di Stato e la Polizia Locale erano dovute intervenire presso il minimarket in questione per intemperanze di clienti, spesso ubriachi, che si ritrovano fuori dal locale. In alcuni episodi, gli Agenti del Commissariato sono anche intervenuti per sedare liti tra avventori, per la maggior parte con precedenti di polizia.
Nel mese di maggio 2019, un ragazzo già pregiudicato, è stato denunciato per minacce aggravate, in quanto si trovava a discutere per futili motivi con un altro avventore, aggredendolo e minacciandolo con un’arma. A novembre dello scorso anno, invece, su segnalazione della presenza di un soggetto armato nei pressi del locale, gli Agenti hanno sottoposto a perquisizione e denunciato un uomo trovato in possesso di una “scacciacani”, priva dell’apposito tappo rosso, che aveva nascosto all’interno del bagno del negozio al momento dell’arrivo dei poliziotti.
Numerosissimi e continui sono stati i controlli agli avventori del locale, che hanno permesso di appurarne la frequentazione da parte di numerosi soggetti con precedenti di polizia, perlopiù stranieri.
Analogamente diversi sono stati i controlli e le sanzioni applicate dalla Polizia Locale, per violazioni amministrative. Tutto ciò ha portato l’Autorità di Pubblica Sicurezza ad emettere il provvedimento di sospensione in questione.