VARESE, 1 ottobre 2021- di GIANNI BERALDO-
La coalizione di centrodestra con il leghista Matteo Bianchi loro candidato nella centralissima Piazza Montegrappa, quella di centrosinistra rappresentata dal sindaco uscente Davide Galimberti (Pd), nella piú defilata Piazza Beccaria.
Due piazze simboliche della cittá scelte questa sera come chiusura di questa lunga campagna elettorale, dopodiché a partire da domani, sabato 2 ottobre, giornata di silenzio elettorale come previsto dalla legge, per arrivare al fatidico appuntamento con le urne nelle giornate di domenica 3 e lunedí 4 ottobre.
Dopo mesi di battaglie sul campo a suon di proclami e promesse, entrambi i
principali contendenti al ruolo di futuro sindaco di Varese hanno chiamato a raccolta cittadini e rappresentanti di lista dando luogo a una festa collettiva con abbondanti aperitivi (piu’ ricchi quelli in Piazza Montegrappa dove vi erano apparecchiate addirittura tre tavolate in punti diversi della piazza) oltre alle ultime rituali frasi ad effetto da parte dei due candidati.
Cosí come alcuni poilitici di peso che hanno voluto essere presenti come il ministro Giancarlo Giorgetti e il Presidente della Regione Attilio Fontana, ma pure la parlamentare Giusy Versace (presente anche il senatore di FI Giacomo Caliendo), tutti loro ovviamente a sostegno di Bianchi apparso stanco ma ampiamente soddisfatto della sua breve ma intensa campagna elettorale, che ha visto pure la partecipazione del leader Matteo Salvini giunto in cittá per ben due volte nel giro di pochi giorni.
Segno tangibile queste presenze importanti, di quanto conti per il centrodestra e la Lega in particolare, la possibilitá di riconquistare Varese dopo 5 anni di amministrazione Galimberti.
«Sono molto contento, alla gente che mi chiedeva con insistenza di poter fare qualcosa in termini di sicurezza e in ambito economico-lavorativo, ho promesso loro che ci attiveremo subito una volta eletto», ci dice Bianchi che aggiunge in maniera convinta «sono sicuro e non é solo un sentore: vinciamo al primo turno con un margine del 4%, poi al ballottaggio si vedrá».
Mentre la festa prendeva il via in Piazza Montegrappa, dall’altra parte della cittá si era giá cosumata buona parte del rito propiziatorio e scaramantico, avendo iniziato mezz’ora prima rispetto agli avversari politici giusto per non sovrapporsi a livello di orari.
Conclusione di campagna elettorale quella del centrosinistra abbastanza singolare, con i rappresentanti delle varie liste ad attendere il loro candidato Galimberti in Piazza Montegrappa (dove giá campeggiavano sullo sfondo bandiere di Lega, FdI e Forza Italia) ultima tappa del Galimberti Bus.
Una volta sceso dall’autobus per lui fragorosi applausi e frasi di incitamento, oltre a
numerose foto con l’oramai tradizionale cornice utile a incorniciare le varie istantanee immortalando in questi scatti anche la fine di questa lunga avventura promozionale durata diversi mesi.
Poi un lungo corteo con Galimberti in testa si é avviato dapprima in Corso Matteotti, poi in via Cavallotti proprio nel bel mezzo dei tavoli della movida giá pieni a quell’ora ( le 20 circa) per arrivare in piazza Beccaria dove é stato allestito un gazebo per aperitivi e una postazione con Dj giusto per creare quel clima di allegria in musica ottimo a stemperare quel teso clima politico tipico di ogni campagna elettorale, chiudendo appunto con balli su ritmi disco degli anni Ottanta.
Tutto questo peró preceduto da un breve e ultimo intervento di Galimberti che ha ricordato in pillole quanto servirebbe a Varese un’amministrazione che possa concludere tutte le opere giá iniziate «non possiamo lasciare Varese ancora in mano alla Lega, partito che ha governato male questa cittá per 23 anni e senza fare nulla. Noi abbimo fatto e continueremo a lavorare per il bene della nostra cittá». Piazza Beccaria che ha visto la presenza anche del senatore Alessandro Alfieri e il Consigliere regionale Samuele Astuti.
Il sindaco uscente ha ringrazitoa tutti quelli che hanno partecipato alla campagna elettorale promettendo che «noi vincereme per 300 a 0!», ripetuto come una sorta di mantra per ben tre volte a conclusione dell’intervento.
Poi via alla festa senza contaminazioni con gli avversari, che nel frattempo si stavano divertendo allo stesso modo ma in un’altra piazza.
Non prima di avere dato vita a un simpatico siparietto nel tavolo aperitivi di Forza Italia, con protagonisti Bianchi, Versace, Caliendo e l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, che innalzando i calici accompagnati da grissini stipulavano il ‘famigerato’ ”patto del grissino” (immortalato in foto dal nostro giornale).
Anche questo un modo divertente per concludere una campagna elettorale.