VARESE, 15 ottobre 2021- di GIANNI BERALDO-
Si é chiusa questa sera la campagna elettorale per il ballottaggio tra i due contendenti: Davide Galimberti sindaco uscente e candidato per il centrosinistra e Matteo Bianchi parlamentare leghista candidato per il centrodestra.
Secondo recenti sondaggi Bianchi avrebbe recuperato circa due punti di percentuale rispetto al primo turno vinto da Galimberti con il 48% di preferenze.
Questo potrebbe indicare che queste due settimane conclusive di campagna elettorale pare
sia state gestite al meglio da Bianchi supportato e seguito molto da vicino dal leader della Lega Matteo Salvini cosí come da Giancarlo Giorgetti, attuale ministro all’Economia.
Salvini e Giorgetti, oltre a Maurizio Lupi, ex uomo di fiducia di Silvio Berlusconi in Forza Italia ora presidente del nuovo partito Noi con l’Italia, presenti pure questa sera in Piazza Podestá per il comizio conclusivo iniziato alle ore 18.30, senza palco rivolgendosi alla platea direttamente da una delle panchine di marmo che circonda la piazzetta simbolo per la Lega visto che vi si trova pure la sede storica del partito.
Tra lo sventolare di bandiere della Lega, quelle di Forza Italia (allora esistono ancora gli iscritti!) e quelle piú defilate di Fratelli d’Italia stasera rappresentato da Andrea Pellicini, un emozionatissimo Matteo Bianchi ha ringraziato tutti per la presenza ma soprattutto per il grande lavoro di squadra che ha permesso di essere qui a lottare fino all’ultimo voto.
Interessante anche l’intervento di Giorgetti appena tornato da Roma dove si é discusso di reddito di cittadinanza al Consiglio dei Ministri«E’inaccettabile che la copertura finanziaria della norma sul rifinanziamento del reddito di cittadinanza era finanziato con 40 milioni di euro inutilizzati per il pensionamento dei lavoratori precoci, cioé le persone che hanno iniziato a lavoare a 15 o 16 anni, quei lavoratori che hanno fatto lavori usuranti, qundi io ho semplicemente fatto notare che utilizzare questo tipo di risorse sudate da queste persone, era vagamente provocatorio. E da sacrifici i varesini se ne intendono, i soldi li prendano da altre parti ma non tocchino questi».
Il tema del lavoro é stato tra i perni della campagna elettorale, molto sentito anche dai
varesini naturalmente.
Su questo e molto altro anche l‘intervento conclusivo di Salvini che si dice molto soddisfatto di questa campagna elettorale «Sono convinto che andremo bene qui come in altre cittá al ballottaggio dove i candidati della Lega non hanno chiesto il voto contro gli altri, quelli brutti, cattivi, fascisti ecc…non come dall’altra parte che chiedono il voto dei varesini per evitare il ritorno delle destre e senza presentare un progetto utile ai cittadini».
Mezz’ora dopo la conclusione del comizio di Bianchi e c., in Piazza Montegrappa andava in scena la chiusura ad effetto di Davide Galimberti (al cospetto di non molta gente cosí come in Piazza Podestá) che ha sciorinato, con la sua solita bravura dialettica ma con un tono di voce alto e profondo certamente inusuale rispetto al suo modo di essere, quanto fatto per la cittá ma soprattutto quanto sarebbe fondamentale riconfermarsi per terminare i vari progetti cosí importanti per i varesini.
Inzio comizio col botto ricordando il grande successo della presentazione delle liste all’Ippodromo «Gli stessi giornalisti mi hanno ricordato che quella sera é stato un evento unico mai accaduto prima in cittá con tutta quella gente, segnale importantissimo che la gente vuole apprezza i fatti concreti».
Poi, come stigmatizzare cotante presenza illustre a livello politico e istituzionale che in queste settimane hanno segnato la campagna elettorale del rivale Bianchi, il sindaco uscente sottolinea «Molte persone mi hanno chiesto il motivo per il quale non ho chiamato in cittá nomi importanti del centrosinistra nazionale che potessero supportare la mia candidatura, ebbene il motivo é semplice: non sono varesini e non consocono questa
cittá come la conosciamo noi! Non come dall’altra parte dobe vediamo e abbimo visto sfilare nomi di peso ma che non sapevano nulla di Varese, dei suoi problemi e delle sue straordinarie bellezze, noi rappresentiamo la varesinitá e sono sicuro che la gente, i varesini, capiranno premiandoci un’altra volta».
Insomma una bella sfida a colpi di fioretto con Galimberti e tutto il suo staff abbastanza provati da queste due ultime settimane, mentre Bianchi e sodali pare abbiano sfoderato il meglio che si poteva fare in situazioni di recupero giocandosi tutte le carte a disposizione.
Ora non rimane che attendere lunedí sera per conoscere il futuro sindaco di Varese.