VARESE, 13 febbraio 2022-Giro di vite nella pubblicità per il tabacco: popolo e Cantoni hanno infatti detto sì all’iniziativa popolare che chiedeva di “vietare completamente la pubblicità per il tabacco dove fanciulli e adolescenti potrebbero vederla”
Nella storia dell’iniziativa popolare (introdotta nella sua forma attuale nel 1891) raramente le proposte di modifica costituzionale hanno avuto il successo sperato: in questi 130 anni solo 24 su 225 sono state accettate. Una su dieci. Una delle particolarità di questo strumento della democrazia diretta è la cosiddetta doppia maggioranza: affinché un’iniziativa sia accettata non è necessaria solo l’approvazione da parte della maggioranza dei votanti, ma anche dei Cantoni. Da questa domenica, però, la lista delle iniziative riuscite è un po’ più lunga. La proposta promossa da diverse cerchie legate alla promozione della salute ha infatti superato sia lo scoglio popolare (56,6% di sì) che dei Cantoni.
Se come emerso dai sondaggi il ‘sì’ da parte dell’elettorato era atteso, vi era per contro grande incertezza sul numero di Cantoni che avrebbero votato a favore, in particolare nella Svizzera tedesca. Seppur con scarti minimi (ad esempio ad Argovia il ‘sì’ ha raggiunto il 50,1%) alcuni Cantoni germanofoni hanno fatto pendere l’ago della bilancia. Nei Cantoni latini il sostegno è invece stato come previsto molto più ampio.
L’iniziativa, combattuta dai partiti di destra e dagli ambienti economici, prevede che in tutta la Confederazione sia vietato esporre pubblicità sui prodotti del tabacco ovunque possa essere visibile da minorenni: sui cartelloni, negli spot al cinema, sui mezzi di trasporto e in generale negli spazi pubblici, nelle sponsorizzazioni di manifestazioni. Sono bandite pure le inserzioni sui giornali, la pubblicità sul web e nei punti vendita. Un divieto è invece già in vigore per radio e televisione.