BAROLO, 15 aprile 2022-In arrivo al WiMu di Barolo, dal 22 maggio al 31 luglio prossimi, la mostra “SUG_HERO – Metaforme – Le mille vite di uno straordinario dono della natura, il sughero”, alla sua seconda edizione, promossa da Amorim Cork Italia in collaborazione con la Barolo&Castles Foundation, del Comune di Barolo e dell’Enoteca Regionale di Barolo e focalizzata sulla linea di arredamento e oggetti da interior design SUBER, nata per iniziativa di Amorim stessa, dal recupero dei tappi in sughero usati.
Il percorso espositivo della mostra ospitata nella prestigiosa sede di Castello
Falletti è un racconto a tutto tondo, alla luce del know-how di ben 150 anni di Amorim. L’esposizione prende infatti vita da un’accoglienza avvolgente, tra pannelli emozionali e video suggestivi, ad esempio sull’attività di decortica (il distacco della corteccia dalla pianta che dà il via alla filiera di realizzazione dei tappi). Segue l’approccio con la storia e l’utilizzo del sughero, dall’antichità a oggi fino al riciclo di lusso nel design di SUBER, con un necessario focus sul tappo, cuore pulsante dell’attività Amorim. Nell’immersione che viene fatta in omaggio alla materia prima, nobile e sostenibile, uno spazio a parte merita l’investimento che dal 2008 vede Amorim Cork Italia rendere capillare in tutta Italia la raccolta dei tappi in sughero usati: il progetto ETICO. Grazie alla partecipazione dei volontari di 45 onlus che ricevono, in cambio, un sostanzioso contributo da devolvere alle proprie attività, unendo l’intento sociale alla sostenibilità ambientale. L’ultimo step per il raggiungimento di un’economia circolare completa, ovvero la generazione di valore economico, l’azienda l’ha realizzato con SUBER, la prima linea di oggetti di alto livello di design creati con l’uso della granina derivante dai tappi riciclati con ETICO. La seconda vita dei tappi risulta, così, un valore aggiunto per la collettività, lasciando evidente il messaggio che essere sostenibili conviene: ci si arricchisce in bellezza, rispetto, etica. In particolare, emerge centrale l’economia circolare del sughero in una prospettiva di integrazione verticale della produzione, ma anche di creazione di meraviglia a partire da quello che fino a pochi anni fa sembrava non servire più.