CASTELLANZA, 26 aprile 2022-Gli alunni dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Castellanza hanno riflettuto in questi giorni su temi di grande importanza per tutta la società civile: cosa vuol dire “legalità”? Cosa significa vivere nella legalità? E come si costruisce una società democratica? A rispondere agli alunni della scuola Primaria e Secondaria, ci hanno pensato dei rappresentanti delle Istituzioni d’eccezione: il Sindaco di Castellanza Mirella Cerini, l’Assessore alla cultura e all’istruzione Davide Tarlazzi, il Comandante dei Carabinieri di Castellanza Pietro Lisbona e il Maresciallo Federica Sbarra, la prof.ssa Renata Pasquetto di ANPI.
Cos’è la mafia e quali sono i comportamenti virtuosi per lottare contro di essa? Questa è una delle tante domande su cui hanno riflettuto gli alunni delle classi quinte della scuola Primaria IMA. La 5^A e la 5^B hanno dedicato l’intero mese di marzo a questi temi, riflettendo in particolare su quello della mafia e ricordando la giornata per le vittime di questo triste fenomeno criminale, il 21 marzo. Ai bambini è stato chiesto di ragionare sulla necessità di regole condivise per una vita serena ed equa per tutti. L’obiettivo è stato quello di arrivare a cogliere il principio stesso della legalità: riconoscere il valore di leggi, regole, norme condivise e sul fatto che vadano rispettate anche quando è scomodo, faticoso e impegnativo.
Il progetto è culminato nella visita del Comandante dei Carabinieri di Castellanza Pietro Lisbona e del Maresciallo Federica Sbarra, che spiegato ai bambini cosa vuol dire vivere da cittadini liberi, responsabili, consapevoli; cittadini che promuovono ogni giorno comportamenti che rispecchiano l’adesione alla legalità, rifuggendo qualsiasi “scorciatoia”. Tante le domande solo apparentemente semplici poste dai ragazzi, che con parole quotidiane hanno saputo dimostrare di cogliere la complessità della tematica.
Le classi terze della scuola Secondaria di I grado, invece, hanno incontrato i rappresentanti della sezione ANPI di Castellanza, introdotti dal Primo cittadino Cerini e dall’Assessore Tarlazzi. La prof.ssa Pasquetto, figlia di un internato militare italiano (IMI), ha illustrato un aspetto molto particolare e poco studiato della Resistenza: quella dei prigionieri militari, che hanno saputo restare fedeli alla patria pur nelle difficili condizioni di prigionia nelle quali hanno vissuto, mantenendo viva la speranza nella liberazione, boicottando la costruzione delle armi nemiche, coltivando la solidarietà e ponendo le basi per un’Italia democratica. Il tutto partendo dalla “piccola” storia personale del padre, attraverso foto e documenti d’epoca.