VARESE, 5 dicembre 2019- di GIANNI BERALDO-
Nulla cambia, tutto cambia. E in meglio oseremmo dire.
Stiamo parlando del Teatrino Santuccio con la proprietà (la società immobiliare Fivar di Varese) che intende valorizzare ulteriormente questo gioiello architettonico dalla notevole valenza storica, artistica e culturale, grazie a un nuovo intervento di ammodernamento che riguarderà principalmente gli aspetti video e audio, ma soprattutto un importante intervento sulla cupola centrale <<In considerazione del fatto che da questa cupola filtra ovviamente la luce del giorno, impedendo una buona visibilità in caso di proiezioni video, abbiamo pensato ad un progetto che potesse evitare questo problema, magari adottando un sistema di pannelli mobili. Ma siamo ancora nella fase progettuale>>.
Così ha sottolineato Carolina Firpo, titolare della società immobiliare (la stessa che recuperò oltre vent’anni orsono la struttura inserita in un contesto immobiliare di pregio),
oggi alla presentazione di questa “nuova vita” del Santuccio in Comune di Varese, accompagnata dalla mamma Emanuela.
Carolina che si occuperà di marketing teso a valorizzare il teatro oltre che della programmazione futura, prevedendo pure un restyling del sito online.
Il Santuccio è oramai consacrato a bene culturale di tutta la città, affezionata da un contesto piccolo (solo 150 posti dislocato in una struttura semicircolare tipica dei teatri dell’Antica Grecia) ma molto grazioso.
Negli anni di questo teatro se ne sono avvalse le principali associazioni della città per organizzare incontri, spettacoli, convegni o dibattiti. Tutto sotto l’egida dell’attuale amministrazione comunale che aveva firmato un contratto di usufrutto della struttura.
Convenzione ora scaduta e che il Comune non ha inteso rinnovare per questioni economiche (circa 60mila euro l’anno), pur continuando a supportare i vari progetti della proprietà affittando il teatro per alcuni eventi.
Saranno infatti 50 le date a disposizione dell’amministrazione comunale nell’arco dell’anno, che verranno spalmate in base alle esigenze e richieste che si paleseranno di volta in volta.
<<Il Santuccio rimarrà sempre patrimonio culturale della città, significativa in tal senso questa bella partnership tra pubblico e privato la quale, nel caso specifico, ha portato a dei risultati notevoli>, dice il sindaco Davide Galimberti.
Ora il Santuccio rimarrà chiuso per lavori di ristrutturazione dal 15 dicembre al 14 febbraio, poi inaugurazione in pompa magna come si conviene per un opera d’arte dal valore affettivo ed emozionale veramente senza prezzo.
In chiusura significative le parole di Emanuela Firpo <<Abbiamo deciso di investire nuovamente su questo bel teatro che con tanta fatica e notevoli sforzi economici abbiamo riportato al suo antico splendore molti anni fa. Teatro che avevamo perso negli anni e ora non volevamo riperderlo nuovamente>>.
Da segnalare che, nel lasso di tempo relativo alla chiusura temporanea del Santuccio, le associazioni che volessero usufruire di nuovi spazi potranno rivolgersi direttamente all’ ufficio competente del Comune.