Venti tonnellate di rifiuti raccolti abbandonati illegalmente raccolti dai circoli venatori di tutta Italia

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VARESE, 14 giugno 2022 – 20 tonnellate di rifiuti abbandonati illegalmente, decine di attività di ripristino di sentieri, strade vicinali e aree urbane, recupero di rifiuti pericolosi o ingombranti come eternit, siringhe usate, materassi e pneumatici, oltre 3000 persone coinvolte in tutta Italia, contemporaneamente, per la raccolta. Sono questi i numeri del successo di Operazione Paladini del Territorio, l’iniziativa ecologica organizzata da Fondazione UNA – Uomo, Natura e Ambiente – che ha chiamato all’azione le associazioni venatorie del territorio nazionale che, per la prima volta nelle stesse giornate, hanno organizzato più di 100 attività di pulizia ripristino dei territori degradati delle proprie zone, creando benefici a più di 2 milioni di persone che vivono nei territori interessati.

Tra le 20 tonnellate di materiali di scarto rimossi, equivalenti in media al peso di 320 persone, erano presenti diverse tipologie di rifiuti pericolosi come l’eternit trovato a Montelupone (Macerata) e le siringhe usate raccolte e smaltite dalle venatorie di Macerata, ma anche rifiuti ingombranti quali pneumatici, materassi, finestre, elettrodomestici di ogni tipo e materiale edile di risulta, il cui tempo medio di decomposizione è superiore ai 100 anni. Secondo le stime, per smaltire tale mole di rifiuti, si dovrebbero sostenere costi di smaltimento per oltre 700.000€.

Molto importanti anche le azioni di ripristino di sentieri, percorsi urbani e rurali come l’iniziativa tenutasi nelle campagne di Lago (Cosenza), dove sono stati ripuliti i sentieri e create delle strisce tagliafuoco per prevenire la diffusione degli incendi stagionali. Una grande testimonianza di impegno per la tutela del territorio è stata data in particolare dalle regioni CalabriaLombardia e Puglia con oltre 800 persone coinvolte nelle numerose attività organizzate sul territorio. Ulteriori iniziative degne di nota, per la quantità di rifiuti raccolta e per il coinvolgimento di scolaresche, si sono svolte a Pordenone, Rignano sull’Arno, Orvieto, Ischia e Marsala.

Altre iniziative, come quelle effettuate nel territorio piemontese della Val Chisone, Val Germanasca e Val Pellice, hanno visto collaborare i giovani volontari con i loro compagni più anziani nelle operazioni di controllo e custodia del nostro patrimonio naturale, dando vita a una sorta di passaggio del testimone tra generazioni in nome della tutela dell’ambiente. Nello specifico, durante questa operazione, sono stati rimossi più di 800kg di rifiuti ingombranti, abbandonati nel bosco e sulle rive del torrente lì adiacente.

Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione UNA, ha commentato il grande successo dell’iniziativa dichiarando che “gli straordinari risultati raggiunti dall’Operazione ricompensano gli sforzi che la Fondazione sta compiendo a favore della tutela dell’ambiente e della custodia della biodiversità. La massiccia adesione e l’impegno profuso dai circoli locali, provinciali e regionali delle associazioni venatorie italiane Federcaccia Arci Caccia, Enalcaccia, unitamente alle altre associazioni, istituzioni territoriali e ATC coinvolti, rappresentano la qualità valoriale che caratterizza il mondo venatorio, basato sul rispetto del patrimonio naturale e sulla volontà di agire concretamente per la sua preservazione. Questi temi sono alla base del dialogo che noi di Fondazione UNA ci proponiamo di promuovere con tutti gli interlocutori interessati ad approfondire il nuovo ruolo che il mondo venatorio ha scelto per sé stesso, quello del Paladino del Territorio”.

Il grande successo di “Operazione Paladini del Territorio”, che ha coinvolto più di 3.000 persone, è frutto della volontà condivisa da tutti gli attori coinvolti di agire nelle proprie zone di competenza per rispondere alle necessità caratteristiche di ciascun territorio. Tramite queste giornate all’insegna dell’ecologia, Fondazione UNA porta avanti il suo impegno nella definizione del “cacciatore” come custode degli equilibri faunistici e naturali dell’ecosistema, considerando l’attività venatoria come un elemento utile e positivo a garanzia del mantenimento degli equilibri naturali.