Terraforma, a Villa Arconati di Bollate torna il visionario festival tra musica elettronica e arte contemporanea

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L'edizione 2018 (foto Delfino)

BOLLATE, 20 giugno 2022- due anni di distanza dall’ultima edizione, torna dall’1 al 3 luglio Terraforma, il visionario festival che esplora lo spazio inter-dimensionale fra l’elettronica sperimentale, le forme più avanzate dell’arte contemporanea, le evoluzioni teoriche dell’architettura e i nuovi orizzonti della sostenibilità ambientale Giunto alla sua VII edizione, prodotto da Threes Productions in collaborazione con la Fondazione Augusto Rancilio, il festival anche quest’anno si svolgerà nei giardini e nel parco della settecentesca e maestosa Villa Arconati – FAR alle porte di Milano, che durante il festival si trasforma in un luogo sospeso oltre lo spazio e il tempo per accogliere gli artisti più interessanti della scena internazionale e una comunità globale in continua evoluzione. Per realizzare una vera simbiosi temporanea fra arte, vita e natura e produrre interpretazioni differenti del presente così come nuovi immaginari per il futuro.

Le sonorità granulari degli inglesi Autechre e l’afro-trance dell’ivoriana Crystalmess,

MCCialla

l’imprevedibile sound dell’olandese Dj Marcelle/Another Nice Mess e il dancefloor infuocato dell’angolano Dj Nigga Fox ma anche la diva fluida e apolide Lafawndah insieme al sound artist Sebasten Forrester e alla percussionista Valentina Magaletti, presente al festival anche nella sua versione solista. Poi: l’inedita joint venture fra l’africana MC Yallah e il francese Debmaster, il crossover alternativo dei londinesi Moin e il duo radicale formato dal milanese Nicola Ratti e il giapponese MA; i ritmi carnevaleschi dei brasiliani Teto Preto e la performance celebrativa del progetto Voices from the Lake; l’hackeraggio audiovideo del duo finlandese Amnesia Scanner e la britannica Higher Intelligence Agency. E ancora: il nome cardine della scena romana Dj Red, il pioniere della techno tedesca Mark Ernestus Ndagga Rhythm Forces in compagnia di ben 12 musicisti senegalesi, il boss dell’etichetta Acting Press Plo Man e il progetto strumentale Common People. E, come se non bastasse: il “Quinto Mondo” contemporaneo del dj italo-ghanese Aaron Dunkies, l’arpa meditativa del francese Ange Halliwell, l’iconico dj set della canadese DJ FATi, la neonata e già band di culto EXPAT, il mix di techno, sound-system e dance di Piezo, l’etereo set della sound artist Sofie Birch e un ulteriore progetto a solo di Valentina Magaletti, oltre alla presenza degli storici resident del festival Paquita Gordon e Donato Dozzy. Questo il programma completo dell’edizione 2022 di uno dei festival più ricercati e sofisticati del panorama internazionale.

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No Talks – No Panels – No Screenings – No Lectures – No Workshops – No Meetings – No Streamings | FOR ONCE, WE JUST DANCEÈ la chiave di lettura di una nuova edizione che vuole concentrarsi sull’essenza più radicale e originaria del festival: l’esperienza dello stare insieme attraverso la musica e la danza, legando il senso del ritmo alle frequenze naturali dell’ambiente. Dopo aver progressivamente concentrato, nelle edizioni precedenti, azioni artistiche e speculazioni teoriche in un unico ambiente esperienziale – il festival –, Terraforma ha interpretato la sospensione pandemica come occasione per ripensare la propria natura e le proprie dinamiche. Negli ultimi due anni Terraforma è così esploso in una vera e propria costellazione di progetti e processi disseminati, anche geograficamente, in grado di generare una molteplicità di nuovi sensi e nuovi sguardi e movimenti diversi di unione e scambio. Come il workshop Protocolli di Terraformazione e il nuovo format Simposio, concentrato sui temi dell’architettura sostenibile, dei cambiamenti climatici e sulle innovazioni nel campo dell’agricoltura; la pubblicazione internazionale Terraforma Journal a cadenza semestrale, dedicata all’approfondimento teorico della relazione fra suono, arte, ecologia e cultura contemporanea; e l’incursione al museo MACRO di Roma con Il Pianeta come Festival XL, una ventiquattro ore no stop di performance sonore, proiezioni, talk e collegamenti tra arte, ecologia e politica ispirata alla visione del grande architetto e designer Ettore Sottsass

Completamente incentrato sul pensiero ecologico anche il sistema di partnership costruito da Terraforma per il 2022. A partire dal partner principale Bottega Veneta, con cui il festival condivide la curatela artistica, oltre che la cura concreta e la manutenzione, del Labirinto di Villa Arconati – FAR.

Come ogni anno, il programma del Vaia Stage è realizzato invece con il sostegno di Carhartt ma la novità di questa settima edizione è la realizzazione del nuovo palco Vaia,

Lafawndah

progettato e disegnato dallo studio Space Caviar. Il palco prende il nome dalla tempesta Vaia, l’evento meteorologico estremo che nel 2018 ha colpito il nord-est italiano, precisamente il Triveneto, abbattendo 42 milioni di alberi. In aiuto alle comunità locali, il Vaia Stage sarà realizzato utilizzando il legno degli alberi caduti, allo scopo di supportare lo smaltimento della materia residuale.

The Organics by Red Bull, inoltre, quest’anno sosterrà la realizzazione del progetto di light design, firmato da Anonima Luci, nel bersò di Villa Arconati, illuminando così il percorso boschivo che conduce al vero cuore del festival e offrendo subito al pubblico una prima esperienza sensoriale.

Crystallmess (©Irwin Barbé)

Etica SGR, storico sustainability partner del festival, sosterrà infine Terraforma nel raggiungimento della certificazione Ecoevents, il marchio che affianca chi adotta criteri di salvaguardia ambientale e pratiche di efficientamento mentre E-vaimobility partner dal 2019, metterà a disposizione le auto elettriche, permettendo al pubblico e allo staff di muoversi liberamente nelle aree attorno a Villa Arconati e di raggiungere la città di Milano e i suoi aeroporti con facilità e soprattutto in modo green.

PROGRAMMA