VARESE, 13 ottobre 2022- Ha preso il via ufficialmente, alle 10 di stamattina la XIX Legislatura con la riunione della Camera dei deputati. Il nuovo Parlamento si è insediato, per la prima volta dopo il taglio del numero dei parlamentari (ora 400 deputati, 200 senatori e 6 a vita), e sta procedendo ai primi fondamentali passi per rendere possibile anche la formazione del Governo, vale a dire l’elezione dei presidenti delle due Camere. Un’operazione che ha messo in evidenza tutte le difficoltà e le tensioni interne alla maggioranza di centrodestra per arrivare a un accordo; un brutto segnale in vista della composizione del prossimo Esecutivo.
La seduta è stata aperta dal presidente provvisorio della Camera Ettore Rosato, ma la procedura per l’elezione del presidente necessiterà verosimilmente più scrutini ed è attesa per domani. Oggi si terranno tre votazioni: dopo la prima, la seconda sarà convocata alle 14 e la terza alle 17 e per queste votazioni è richiesta la maggioranza dei due terzi.
Oggi però gli occhi sono tutti puntati sul Senato, dove a dirigere i lavori -iniziati alle 10.30- è Liliana Segre, superstite dell’Olocausto, finita nei campi di sterminio a causa delle leggi razziali del 1938, a cui è toccato inaugurare la nuova legislatura a guida Fratelli d’Italia, partito che affonda le sue radici nel postfascismo. Periodo -dicono- consegnato alla storia; più a parole che nei fatti, secondo molti. Toccherà a Segre proclamare il presidente del Senato, che con ogni probabilità sarà Ignazio Benito Maria Larussa, storico militante del Movimento sociale italiano, fondatore di Fratelli d’Italia, il prescelto alla carica da Giorgia Meloni.
Alla fine del suo discorso, in cui ha citato il suo passato e il centenario -che cade il prossimo 28 ottobre – della marcia su Roma che aprì la strada alla dittatura fascista, l’aula del Senato le ha tributato un lungo applauso.(rsi.ch)