La fibromialgia si può curare e non bisogna trascurarne i sintomi: incontro pubblico a Varese organizzato da ODV

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VARESE, 29 ottobre 2022- di GIANNI BERALDO-

Si à svolto questa mattina nel salone Estense a Varese, un incontro per conoscere la fibromialgia o sindrome fibromilagica, malattia ancora poco nota in Italia nonostante i dati ufficiali dicono che le persone colpite nel nostro Paese siano circa 2 milioni.

Numeri importanti che riguardano persone di ogni età.

La fibromialgia è una malattia scoperta come tale a partire dal 1990 negli Stati Uniti, difficile da diagnosticare in quanto la sintomatologia (dolori articolari, disturbi del sonno, depressione, affatticamento e alterazioni cognitive) è comune ad altre patologie a volte meno debilitanti ma che necessitano anch’esse di cure appropriate.

A Varese si è parlato di questo e molto altro, grazie appunto a questo incontro pubblico organizzato dall’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica rappresentata dal presidente Pier Carlo Sarzi Puttini, da qualche mese primario di Reumatologia all’Ospedale Galeazzi di Milano <<Grazie al nostro impegno come associazione e ai medici competenti, la fibromialgia gradualmente è entrata nella penna pescrittiva dei medici di medicina generale e medici specialisti>>, dice il professore Sarzi Puttini che aggiunge <<per anni non erano riconosciuti come tale i malati di fibromialgia, trattandoli come ipocondriaci o pazienrti di tipo psichiatrico. Ora abbiamo invece compreso bene i meccanismi. I sintomi che caratterizzano maggiormente questa malattia sono il dolore muscolo scheletrico diffuso, la stanchezza fisica e mentale soprattutto durante il giorno e alterazione del sonno. In alcuni casi abbiamo rilevato anche dei disturbi neurocognitivi con pazienti che faticano a concentrarsi per lunghi periodi>>.

Oggi esistono farmaci in grado di attenuare e in molti casi curare la malattia, anche questo un successo rispetto al recente passato dove non esistevano farmaci idonei.

Oltre al primario milanese la platea dei relatori era composta dalla vice presidente dell’associazione Giusy Fabio da Marco Cazzola, da Luisa Cioni e dalla dottoressa varesina Antonella Cappelli.

Durante gli interventi l’interesse del pubblico, composto prevalentemente da giovani, non veniva meno con il passare del tempo.

Particolare interesse per un argomento riguardante una malattia che non deve essere assolutamente trascurata rivolgendosi, fin dalla sua possibile insorgenza (con segnali come quelli descritti sopra) a medici specialisti. Segnali non per forza di cose possono essere portatori di fibromialgia ma come è noto prevenire è meglio che curare.

redazione@varese7press.it