SARONNO, 28 novembre 2022-Dieci persone, tra cui medici e dipendenti dell’ospedale di Saronno e alcuni imprenditori nel settore pompe funebri, sono state sottoposti a misura cautelare con accuse a vario titolo, per corruzione di incaricato di pubblico servizio, peculato, furto, truffa e falsità ideologica, dando esecuzione a un’ordinanza applicativa emessa dal GIP (giudice Indagini Preliminari) del Tribunale di Busto Arsizio.
Le misure, una custodia in carcere, una ai domiciliari, 2 divieti di esercizio di professione medica, 4 divieti di esercizio dell’attività di impresario funebre e 2 sospensioni dall’esercizio delle mansioni di addetto all’obitorio, sono scattate a seguito di un’indagine dei carabinieri coordinati dalla Procura di Busto Arsizio.
le indagini condotte dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Saronno, si sono avvalse di attività quali intercettazioni video e audio dopo segnalazioni pervenute dalla Direzione Sanitaria dello stesso ospedale di Saronno.
Tra i gli arrestati, in regime domiciliare, anche un’addetta all’obitorio dell’ospedale saronnese la quale, durante i periodi di assenza per malattia (falsamente giustificati da due medici di base, che erogavano certificati di malattia anche ad altri dipendenti pubblici) lavorava come impiegata negli ambulatori degli stessi medici di base anch’essi denunciati.