Al via Congressi territoriali Spi Cgil Lombardia: a Varese il 21 dicembre

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VARESE, 19 dicembre 2022-Al via oggi i congressi territoriali del sindacato dei pensionati SPI CGIL Lombardia. In ogni provincia lombarda si riuniranno complessivamente circa 2.000 delegati in rappresentanza degli iscritti allo SPI.

Per preparare questi appuntamenti, nelle scorse settimane si sono svolte in tutta la Regione ben 600 assemblee che hanno coinvolto oltre 420.000 pensionati iscritti alla CGIL in Lombardia. La discussione si è imperniata sui due documenti che sono stati presentati dal Direttivo Nazionale della CGIL agli iscritti: ha largamente prevalso il documento presentato da Maurizio Landini, che ha raccolto quasi il 98% dei consensi tra i pensionati che hanno partecipato alle assemblee.

Temi d’attualità al centro della discussione

La discussione si è svolta soprattutto sui temi di attualità. È emerso che tra i pensionati della CGIL è forte la voglia di mobilitarsi a fronte degli avvenimenti che ogni giorno si verificano sul nostro territorio. I pensionati non sono stanchi di lottare e, seppure un po’ spaventati dalla pandemia, ritengono necessario continuare il loro impegno per la società.

La maggioranza di loro si è vaccinata contro il Covid-19, anche se ormai speravano di essere usciti da questa impasse sanitaria: purtroppo, il virus continua a mutare e non molla, mentre adesso si affianca a quest’ultimo un’influenza più “cattiva” del solito.

Al centro delle discussioni è anche il tema della guerra: travestita da “operazione speciale”, i pensionati dello SPI sono stupiti e rattristati in quanto, dopo decenni, è ritornata in Europa la guerra, una realtà che speravano non dovesse più verificarsi nel vecchio continente.

Un tema su cui gli anziani hanno discusso molto e che sentono davvero vicino è quello del cambiamento climatico.

Ciò che si sta verificando a livello climatico sul nostro territorio nazionale non li sorprende affatto, proprio perché in prima persona nel corso degli anni hanno manifestato centinaia di volte per sensibilizzare la società civile e politica su questo fronte. Eppure, anche i pensionati della CGIL hanno capito che nonostante le piogge si siano trasformate in “bombe d’acqua”, abbattendosi su un’Italia sempre più fragile a causa dalla speculazione edilizia, la maggioranza degli italiani non sembra avvertire la necessità di intervenire contro la cementificazione dilagante. Anzi, proseguono condoni edilizi, fiscali e contributivi.

Per i pensionati è forte la convinzione che sia necessario sviluppare un rapporto positivo e proficuo tra le generazioni: è importante depotenziare quella corrente di pensiero che porta a guardare le persone anziane con fastidio e a considerarle un peso per la società; gli anziani desiderano aiutare i giovani ad essere artefici del loro futuro, che corrisponde anche a quello più in generale del paese.

L’umanità ha dinanzi due sfide: crisi climatica e crisi sanitaria. Entrambe possono essere affrontate e risolte solo insieme, giovani e anziani. A fronte di un pianeta quasi del tutto compromesso, l’obiettivo da perseguire è quello di cambiare il sistema produttivo e promuovere un diverso stile di vita, alimentarsi in modo sano e corretto, rigenerare le nostre città, contrastare il dissesto idrogeologico e diffondere una nuova idea di mobilità ecocompatibile. In questo modo l’intera popolazione ha la possibilità di vivere meglio e più lungo, compresi gli anziani. Permettere loro di vivere una vita libera, felice e in salute significa dar loro la possibilità di avere un ruolo attivo nella nostra società; significa, inoltre, ritardare gli effetti negativi dell’invecchiamento con conseguenti risparmi in termini di spesa pubblica: da questa prospettiva, mettere insieme vita sana e risparmio economico non è più un’eresia.

Ma i nostri governi sono troppo impegnati a spostare l’attenzione sui migranti, sui quali prosegue ancora una discussione difficile se essi rappresentino un problema, un’invasione, una necessità o un’opportunità, come suggeriscono i demografi, spaventati dall’inverno demografico, che presto brucerà le nostre pensioni, così come affermano la Confindustria e il mondo dell’agricoltura, affamati di lavoratori.

Altro tema di cui si è discusso: pensioni. L’inflazione è già intervenuta ad impoverirle e le rivalutazioni promesse sono state tradite da un governo che premia chi evade e punisce chi ha sempre pagato per una vita. Pensioni falcidiate dalla crescita dei prezzi e una sanità privatizzata costringono i pensionati ad pagare prezzi altissimi per poter accedere prima a servizi sanitari: ma questo lo può fare solo chi ne ha la possibilità.

Durante questi incontri, i pensionati hanno discusso per capire e per analizzare la realtà circostante, discutendo con documenti alla mano e non sul sentito dire o sulla propaganda” afferma Valerio Zanolla, Segretario dello Spi Cgil Lombardia. “I pensionati affrontano e analizzano i fatti recenti continuando a sostenere le loro idee e pronti a manifestare il loro dissenso. Perché allo SPI CGIL nessuno potrà mai dire: ‘voi dove eravate quando tagliavano le pensioni o riducevano i diritti?’ Lo SPI CGIL c’era e ci sarà sempre in piazza e nei luoghi in cui si decide il futuro per manifestare, fare proposte e dare consigli che nascono dai pensionati per i pensionati.

DOVE E QUANDO

19 dicembre a Lodi, Mantova e Pavia

20 dicembre a Mantova e Pavia;

21 dicembre a Cremona, Ticino Olona e Varese;

22 dicembre a Sondrio, Ticino Olona e Vallecamonica;

9 gennaio 2023 a Bergamo, Brescia, Lecco, Milano;

10 gennaio 2023 a Bergamo, Brescia, Monza; Como; Lecco; Milano;

11 gennaio 2023 a Como;