Nate da un’iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig, le “pietre d’inciampo” (Stolpersteine) sono un modo per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Una forma di memoria pubblica estremamente precisa e prossima alla vita di tutti i giorni. Un modo per “inciampare” metaforicamente nella storia ogni giorno.
Il piccolo blocco quadrato di pietra (10×10 cm), ricoperto di ottone lucente, verrà
posto all’ingresso dell’Istituto Scolastico castiglionese, un inciampo, emotivo e mentale, che ricorda il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione e la data della morte di Ermanno Besani, residente a Malnate ed impiegato presso la Mazzucchelli Celluloide, che sposò nel 30 settembre del 1944 la collega castiglionese di origine ebraica Elide Vigè ma, in quanto partigiano appartenente alla 121a Brigata Garibaldi, subì la cattura il giorno successivo alle nozze e la deportazione nel campo di sterminio di Leitmeritz, dove morì assassinato nel 1945