VARESE, 1 gennaio 2020- di GIANNI BERALDO-
Alla fine per il senatore e giornalista grillino Gianluigi Paragone é arrivata l’espulsione da Movimento 5 Stelle.
Una decisione che era nell’aria dopo settimane di accese polemiche esternate pubblicamente dallo stesso Paragone, il quale non si capacitava del fatto che M5S avesse perso quell’anima combattiva, anticonformista e popolare, quella che aveva portato il movimento a essere il primo partito del Paese, ”ammorbidendosi” sugli scranni del governo.
Altra molla scatenante la polemica, quella sul rimpasto di governo alleandosi con il Pd e la legge di bilancio votata recentemente all’unanimitá (meno uno: Paragone appunto), da tutti i parlamentari e senatori di M5S, seguendo pedissequamente indicazioni dei capigruppo ma soprattutto dal leader Luigi di Maio, che ha mal digerito l’atteggiamento ostruzionistico del senatore varesino.
Da qui la decisione della sua espulsione, presa in queste ore in queste ore dal Collegio dei Probiviri, composto da Raffaella Andreola, Jacopo Berti e Fabiana Dadone e giá comunicata direttamente all’interessato, che ora si accomoderá al Gruppo Misto del Senato.