VARESE, 16 aprile 2023-La Rete Varese Senza Frontiere esprime sconcerto e preoccupazione per la sentenza del 28 marzo emessa dalla seconda sezione penale della Corte d’Appello del Tribunale di Milano che ha assolto, nel corso del secondo grado di giudizio, i 13 neofascisti del Veneto Fronte Skinheads che, nel 2017 fecero irruzione nel corso di una riunione della Rete Como senza frontiere e, con atteggiamento paramilitare, lessero un farneticante comunicato razzista, infarcito di accuse rivolte alle associazioni che lavorano per i diritti dei migranti, obbligando i presenti all’ascolto.
Questa sentenza che ribalta quanto deciso un anno fa dal Tribunale di Como afferma, di fatto, che l’intimidazione e la violenza politica non sono riconosciuti reati e che gli episodi di intolleranza fascista come questo, che si stanno moltiplicando in tutta Italia sono consentiti, se non alimentati, da tutori dell’ordine, politici e media, che indicano nei migranti il ‘nemico’, dalla cui ‘invasione’ dovremmo proteggerci.
La Rete Varese Senza Frontiere rinnova la sua massima solidarietà e vicinanza alla Rete Como senza frontiere nuovamente ferita da questa brutta pagina di giurisprudenza, convinti che tale sentenza debba avere come risposta un ancora più grande impegno da parte di tutte le forze contro il razzismo e antifasciste e invitando tutti i cittadini a partecipare alle iniziative che verranno introdotte nelle prossime settimane.