Varese, Boldetti: “Destinare parte dell’avanzo di amministrazione per contrastare l’inflazione”

0
673
Consiglio comunale

VARESE, 27 aprile 2023-Nel Consiglio comunale di questa sera, giovedì 27 aprile, verrà discusso il Rendiconto di Gestione 2022 del Comune di Varese, che presenta un avanzo di amministrazione (una sorta di “utile” calcolato come differenza tra entrate, uscite e accantonamenti) di qualche centinaio di migliaia di euro.

Il consigliere di minoranza Luca Boldetti ha presentato un Ordine del Giorno con il quale vorrebbe impegnare la Giunta guidata dal sindaco Galimberti a destinare una parte di questo avanzo alle scuole dell’infanzia paritarie, adeguando i contributi erogati all’aumento dell’inflazione: “La convenzione attualmente in essere prevede un contributo fisso di 1.800 euro a bambino, che il Comune eroga alle scuole dell’infanzia paritarie per far sì che mantengano le loro rette pari a quelle comunali. Tuttavia, la convenzione prevede che gli asili paritari possano aumentare le rette nel caso in cui salga l’inflazione, cosa che si è verificata” – premette l’esponente civico del Polo delle Libertà – “Bisogna anche ricordare che questi Enti accolgono oltre il triplo dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia comunali. Pensate se, per necessità economiche, dovessero aumentare le proprie rette: sarebbe un salasso per tantissime famiglie varesine.”

Da qui la proposta: anziché far aumentare, laddove si rendesse necessario per esigenze di bilancio, le rette alle scuole paritarie, aumentare i contributi comunali per “assorbire” l’inflazione in corso: “Il Comune di Varese presenta un avanzo di amministrazione disponibile” – prosegue Boldetti – “un piccolo tesoretto che potrebbe essere utilizzato per questa finalità, ossia evitare il potenziale rischio che tante famiglie varesine si trovino costrette a pagare rette maggiori. Sarebbe anche un segno di grande sostegno verso le scuole dell’infanzia paritarie, che svolgono un compito decisivo ed insostituibile nella nostra comunità.”

Infine, Boldetti pone l’accento sulla necessità che le scuole dell’infanzia paritarie continuino il loro servizio: “Naturalmente c’è un aspetto educativo e di libertà di scelta delle famiglie, che è al primo posto. Ma, da uomo di numeri, non sottovaluto anche l’aspetto economico. Serve ricordarsi che, nell’ipotesi in cui i bambini degli asili paritari fossero a carico del Comune, l’Ente pubblico avrebbe un maggior esborso rispetto ai soldi previsti dalla convenzione di alcuni milioni di euro, con un impatto devastante sul bilancio. Meglio, quindi, ‘investire’ oggi qualche centinaio di migliaia di euro che doverne sborsare domani dieci volte tanto.”