BAVENO, 4 maggio 2023-Sarà una edizione davvero speciale del Lago Maggiore FolkFest quella che inizierà il 16 giugno a Baveno, con alcuni dei migliori interpreti italiani, e non solo, della musica folk protagonisti sulle rive del Lago Maggiore.
Venerdì, in occasione del concerto di Davide Van De Sfroos, l’ingresso costerà 25,00 €. Le giornate di sabato 17 e domenica 18 giugno avranno invece ingresso a sottoscrizione volontaria (8,00 € comprensivo di gadget personalizzato LMFF o birra).
Venerdì 16 giugno
Prima del concerto di Davide Van De Sfroos, alle ore 20.30, si esibiranno i Gadan,
accompagnati da Gens d’Ys.
Creata da 4 musicisti esperti e già largamente conosciuti nella scena irish e irish-rock
italiana, la formazione dei Gadan vive dell’esperienza accumulata negli scambi musicali
che i suoi fondatori hanno acquisito in anni di frequentazioni dei maggiori festival
europei e americani di folk tradizionale e contaminato, sia in veste di musicisti che di
ascoltatori. È composta da Joan Gatti: Violino; Lorenzo Testa: Mandolino, Banjo tenore,
Voce; Jacopo Ventura: Chitarra, Bouzouki, Voce; Andrea Verga: Banjo 5 strings,
Mandolino, Kick, Voce.
Fin dal 1993 l’a.s.d. Gens d’Ys è invece sinonimo di danza irlandese in Italia ed è una
realtà ramificata con 34 sedi attive in 30 città italiane, da Milano a Palermo, da Padova
a Torino! L’Accademia gode da molti anni del patrocinio dell’Ambasciata Irlandese in
Italia, di diversi Ministeri succedutisi negli anni e, dal 2011, di quello dell’Ente Nazionale
del Turismo Irlandese, di cui è Testimonial Ufficiale.
Sabato 17 giugno
Alle 20.30 suoneranno gli Ogam, che apriranno la serata, seguiti da Lorenzo Monguzzi e
di Folkamiseria.
La loro musica è un viaggio fantastico nella terra delle emozioni incontrollabili, dove
fluida scorre l’energia che ci unisce alla natura e all’universo e dove la nobiltà degli animi
regna sovrana. Ecco il magico mondo in cui si muove la formazione marchigiana Ogam,
che dal 1988 mantiene inalterato il suo organico: Angelo Casagrande: Violoncello;
Francesco Savoretti: Percussioni; Luciano Monceri: Arpa celtica, Chitarra acustica,
Moorin Khur; Maurizio Serafini: Uillean Pipe, Cornamuse, Flauti.
Gli Ogam hanno all’attivo due produzioni discografiche: la prima Li Ma To (1993)
dedicata al percorso fisico e spirituale del grande gesuita maceratese Matteo Ricci e la
seconda Il regno della Sibilla (2001) suite musicale ispirata alle leggende dei Monti
Sibillini.
Dopo anni di corteggiamenti e collaborazioni, il cantautore Lorenzo Monguzzi e il
gruppo Folkamiseria finalmente si sono finalmente uniti per la realizzazione di progetto completo, una serata di musica e spettacolo che, prendendo spunto da un’infatuazione per il dialetto, parte dall’ultimo album di Lorenzo (Zyngher) e adatta alle circostanze e al dialetto lombardo (anzi, brianzolo!) alcune tra le canzoni più conosciute del panorama musicale rock americano, oltre alla naturale presenza di musiche e brani inediti.
“Questo bar fa schifo…” e da questo momento iniziale lo spettacolo diventa una
immersione musicale nei parallelismi e le diversità tra il piccolo universo nostrano e
un’America conosciuta più tramite le canzoni e i miti che per l’esperienza diretta.
Sul palco suoneranno Lorenzo Monguzzi: Voce, recitati; Jacopo Ventura: Chitarre, cori;
Andrea Lentullo: Organo hammond, fisarmonica, cori; Mattia Garavaglia: Banjo 5
strings, mandolino, cori; Lorenzo Prealoni: Armonica, flauto, cori; Andrea Sica: Basso
elettrico; Mauro Pelletti: Batteria, percussioni.
Domenica 18 giugno
Si inizierà già al mattino: alle 11.30 si esibiranno infatti i Talamh, un progetto di recente
formazione che unisce tutta l’esperienza sui palchi internazionali maturata da Caterina
Sangineto e Davide Bonacina , immancabile punto di riferimento del circuito irlandese
italiano, con la maestria di uno dei giovani astri nascenti italiani del violino Irish, Joan
Gatti. Il repertorio si snoda con versatilità ed eleganza da ballate dell’Isola di Smeraldo
fino a set strumentali, dalle suggestioni dell’arpa fino al graffiante suono del gaelico
scozzese. Caterina Sangineto: Voce, Arpa; Davide Bonacina: Chitarra, Tin Whistle; Joan
Gatti: Violino.
La giornata proseguirà con alle 14.00 con il Balfolk Afternoon, che vedrà esibirsi Ponente
Folk Legacy e Tribot.
I Ponente Folk Legacy nascono nell’autunno del 2018 dall’incontro di 3 musicisti liguri
della provincia di Imperia da anni impegnati nell’ambito della musica folk e tradizionale.
Il repertorio proposto dal gruppo è quello del Balfolk (Circolo, Chapelloise, Scottish,
Polka, Bourrée a 2T, Bourrée a 3T, Mazurka, Valzer, Valzer a 5, Valzer a 8, Valzer a 11,
Marachine, Rondò, An Dro, Hanter Dro, Trikot, Ridée a 6, Ridée a 8, ecc.), formato
principalmente da brani propri, composti secondo gli stilemi e la coreutica delle danze
tradizionali. La formazione è composta da Davide Baglietto: musa pastorale ligure in C e
D, musette in D, chitarra tenore, sanfòrgna, melodica, low whistle, synth, drum machine;
Emmanuel Biamonti: flauto traverso, flauto traverso irlandese, tin e low whistle, stompbox; Luca Schiappacassa: chitarra, mandolino, voce.
TriBoT rappresenta invece il sunto delle influenze e delle sonorità raccolte negli anni,
partendo dalle balere piemontesi per arrivare ai grandi festival europei, dalle serate nei
circoli fino ai palchi rock, con lo sguardo diretto alle nuove sonorità del genere ma i piedi ben piantati nella tradizione. Massimo Losito: Fisarmonica; Lorenzo Prealoni: Flauti,
Cornamuse; Jacopo Ventura: Chitarra, Stomp.
A seguire si esibirà Jason O’Rourke Trio: il maestro suonatore di concertina di Belfast, torna in Italia per presentare “The Sunny Side of the Latch”, suo ottavo album e terzo da solista.
L’album vede 10 tracce interamente composte da Jason, scritte ispirandosi allo stile
tradizionale, per un totale di 43 minuti di neo-trad irlandese. Al suo interno c’è una
grande varietà stilistica, che include ritmi meno comuni come Highlands, Hop Jigs e
mazurke francesi.
Nel viaggio musicale offerto da queste registrazioni, Jason è affiancato da alcuni tra i
migliori musicisti accompagnatori offerti dalla scena trad: Steve Cooney (Clannad,
Sinead O Connor); Tony McManus (Loreena McKennitt); Deirdre Galway (Realta); Luke
Ward; Jacopo Ventura (Gadan, Folkamiseria); Caterina Sangineto (Ensemble Sangineto,
Talamh); Dermot Mulholland (Realta); Miadhachlughain O’Donnell.
Nei concerti italiani di presentazione, Jason O’Rourke sarà accompagnato da due abili
musicisti della scena irish trad, per una formazione a trio (concertina, violino, chitarra)
completata da una percussione a stomp e dal moderno uso dei bassi ottavati della
chitarra.
La chiusura dell’edizione 2023 di Lago Maggiore FolkFest sarà affidata ai Bards From
Yesterday, un giovane uragano folk rock che, strizzando l’occhio alle nuove tendenze del New Trad di matrice scozzese ed irlandese, si conferma come una delle band più
preparate della scena italiana. Dalla riscoperta di repertori dimenticati alla scrittura di
brani propri caratterizzati da risoluzioni ritmiche inaspettate, questi cinque musicisti
italiani si sono fatti strada negli anni grazie alla loro profonda conoscenza degli strumenti
tradizionali e all’agilità e il gusto con cui passano da un genere all’altro per dare vita a
uno spettacolo coinvolgente portato su più di 400 palchi di venue e festival
internazionali. Mattia Gavin: Guitar, Vocals; Giuseppe Mastria: Bass, Back vocals;
Giovanni Davoli: Uillean pipes, Tin & low whistles; Luìs Vàsquez Vargas: Irish flute;
Glauco Guala: Drums, Anglo concertina.
Info line +39 333 458 1876 oppure Info@lagomaggiorefolk.com
Info e biglietti: www.lagomaggiorefolk.com
I biglietti si possono acquistare anche a Verbania – Libreria Mondadori;
Arona – Libreria Mondadori; Baveno – Bar Chiosco di Villa Fedora; Baveno
– I Commestibili.
L’organizzazione metterà inoltre a disposizione anche un servizio navetta, realizzato in collaborazione con VCO Trasporti, con fermata presso il Lago Maggiore Center, attivo il 16 giugno dalle 20.00 alle 24.00.