Successo incredibile per il Buscadero Day Festival a Ternate: la liturgia folk, rock e blues vince ancora al cospetto di tantissima gente

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Michael Mcdermott (foto varese7press.it)

VARESE, 24 luglio 2023- di GIANNI BERALDO-

Ancora una volta la musica, quella vera, quella senza troppi fronzoli, quella di qualità e svincolata da ‘marchette’ discografiche, insomma la musica con la M maiuscola che attinge alle sue radici blues, folk, folk rock, country e americana, ieri come ogni anno ha raggiunto la sua apoteosi al Buscadero Day Festival al Parco Berrini di Ternate.

Festival ideato qualche anno fa da Andrea Parodi (cantautore e promoter), per omaggiare la nota rivista musicale e le scelte artistiche che ne ha caratterizzato fin dagli esordi la sua linea editoriale, permettendo a migliaia di lettori di fare conoscere lavori discografici e storie di straordinari musicisti e band prevalentemente statunitensi e inglesi (ma non solo ovviamente), ma pure certi artisti italiani nelle cui vene scorre musica d’autore fuori dagli schemi,

Buscadero Day è divenuto un appuntamento imperdibile per ogni appassionato.

Aco Bocina (foto di varese7press)

Una grande festa di musica, un momento di ritrovo oltre che di amicizia, oltre al non trascurabile fatto di essere a contatto diretto con gli artisti senza nessuna barriera fisica potendo interagire direttamente con loro prima o dopo ogni concerto.

Un festival dove in un solo giorno si possono ascoltare decine di artisti di altissima qualità, che si susseguono su tre palchi (due minori e il main stage) fin dalle prime ore del pomeriggio.

L’edizione targata 2023 andata in scena ieri è stata come sempre all’altezza delle aspettative,  con head liner il songwriter americano Michael Mcdermott presentatosi puntuale alle 21-30 con la band sul main stage.

Particolarmente seguito dai ‘popolo del Busca’, Mcdermott ha sciorinato un live set al fulmicotone, senza tralasciare nessuna hits con il pubblico in visibilio per cotanta energia suggellata dalla indimenticabile chiusura del concerto, con la presenza del suo connazionale Bob Malone ( che si era esibito alle 16.45 su uno dei palchi minori ottenendo un grande successo) invitato alle tastiere.

Flusso adrenalinico continuato poi con il concerto conclusivo affidato a Scarlet Rivera

Sara Lee Guthrie (foto Varese7press)

(storica violinista di Bob Dylan) accompagnata come sempre dagli italianissimi Borderlobo con l’attesa jammata finale che vedeva  gran parte degli artisti ancora presenti al festival, tutti insieme sul palco.

Per raccontare questa giornata indimenticabile, così distante dai clamori (spesso di plastica) di tanti mega concerti da stadio che in questi mesi stanno inflazionando ogni angolo del Paese, siamo partiti dalla fine ma nelle ore precedenti abbiamo assistito a delle performance incredibili.

Citarle tutte è impossibile consdierato che il ricco cartellone prevedeva circa 20 concerti (con set dalla durata variabile dalla mezz’ora per i singoli all’ora per le band), ma qualcuno rimane indelebile nei nostri ricordi. Come quello del già citato Bob Malone, set preceduto

Bob Malone (foto Varese7press)

dalle bravissime Elleen River ed Erica Opizzi sempre sul feel&song stage calcato pure dal chitarrista Aco Bocina e dalla brava Sarah Lee Guthrie, nipote del grandissimo Arlo Guthrie. Sarah che prima di ogni canzone ne spiegava il significato, come nella divertente versione di “Hobo’s Lullaby, resa famosa dal nonno.

Interessanti anche i set di Luca Rovini&Peter Bonta o Miki Martina al Radio Popolare Stage. Come detto citarli tutti è impossibile però ognuno di loro merito massimo rispetto e attenzione.

Ovviamente l’attesa per il numeroso pubblico, seduto comodamente fronte palco (a proposito:tutti i concerti erano gratuiti!), era per i concerti previsti sul main stage. E’ qui

Jesper Lindell (foto varese7press)

che alle alle 19.30 si palesa Jusper Lindell & The Brunnnsvik Sound ( Anton Lindell al basso Jesper Lindell, voce, e chitarre Carl Michael Junior Lindvall al pianoforte e cori Jimmy Reimers, chitarre e mandolino, Simon “Kosmos” Wilhelmsson, batteria). Anche in questo caso adrenalina a mille con la band decisamente in palla, con il leader Jusper Lindell dotato di una voce incredibile in grado di calamitare l’attenzione anche senza suonare. Un gran bel concerto concluso con una versione da brividi da ‘You’re a Big Girl Now’ di Bob Dylan con Scarlet Rivera chiamata sul palco rendendo tutto ancora più magico e in parte pure nostalgico.

Massimo Priviero (foto varese7press)

A seguire il set di un’ora del cantautore Massimo Priviero (ora in sala di registrazione per il nuovo atteso album) in compagnia della band. Anche in questo caso Massimo non ha tradito le attese, suonando suoi cavalli di battaglia concludendo la bella perfomance con lo struggente pezzo (molto bello) dedicato a Valeria Solesin, giovane ricercatrice veneziana, morta nell’attentato al Batacla, Massimo che tra l’altro ha rimarcato l’importanza musicale ma pure sociale della rivista Buscadero.

La serata conctinua sul main stage con il già citato Michael Mcdermott e band, composta in

Michael Mcdermott (foto varese7press)

parte da musicisti italiani tra cui il chitarrista Alex Garriazzo. Ma soprattutto dall’incredibile energia propinata dalla violinista, cantante nonché moglie, Heather Horton, con la quale Michael duetta spesso così come con il resto del gruppo ben rodata da decine di concerti. L’artista americano non si risparmia e in una sola ora di concerto non lascia scampo alla noia, sfoggiando una classe cristallina sia come musicista (suona chitarra acustica e tastiere) che come autore di pregevoli ed efficai testi spesso antisistema.  Per non dire della sua forza d’urto sul palco, dove canta, balla, si dimena, cercando spesso la complicità del pubblico che lo ripaga con una meritatissima standing ovation.

Peccato non vi sia stato il tempo per un bis per i tempi contingentati, anche se la presenza di Bob Malone nell”ultimo pezzo aveva lo stesso straordinario sapore di follia pura: quella di propagare il verbo dell’immortale rock’n’roll.

Long life at the Buscadero Day e appuntamento all’anno prossimo.

direttore@varese7press.it