Milano fra i Comuni della rete LgNet2, il progetto che promuove le politiche di inclusione delle città

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MILANO, 25 ottobre 2023 – Intercettare i migranti in condizione di particolare vulnerabilità ed emarginazione sociale che vivono nelle nostre città e favorirne la presa in carico. È questo l’obiettivo del progetto “LgNet2 – Rete dei Comuni per una rapida risposta e servizi per l’inclusione d’emergenza in aree urbane svantaggiate”, finanziato con le risorse europee del Fondo FAMI 2014-2020, e coordinato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione in collaborazione con Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, e Cittalia, la Fondazione Anci dedicata a promuovere e diffondere la cultura dell’accoglienza, dell’integrazione e della cittadinanza.

Tra i 16 Comuni coinvolti nella rete di LgNet2, anche Milano. I risultati delle attività sviluppate grazie al progetto saranno presto presentati attraverso una serie di video pillole e un vero e proprio docufilm, che racconteranno – attraverso le voci, le immagini, le testimonianze delle persone coinvolte – le attività sostenute e rese possibili nelle singole città.

Il progetto LgNet2 si focalizza nel sostegno ad attività in tre ambiti di azione: progetti di impegno civico, presa in carico (one stop shop e unità mobili), housing e inclusione abitativa. Scopo quello di affrontare e risolvere i fenomeni emergenziali originati dalla presenza, sul territorio nazionale, di migranti non ancora del tutto integrati da un punto di vista abitativo, lavorativo e sociale.

Gli interventi vengono portati avanti sui territori da una rete di 16 città italiane caratterizzate da una significativa presenza di migranti in condizione di particolare vulnerabilità ed emarginazione sociale: Bologna, Caserta, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste e Bolzano rappresentata dall’Azienda Servizi Sociali Bolzano.

L’adesione al progetto del Comune di Milano ha reso possibile sviluppare diversi interventi, in particolare in ambito di presa in carico e housing-inclusione abitativa. L’obiettivo è stato quello di favorire l’implementazione di soluzioni che costituiscano un “ponte” tra l’emergenza e l’ordinarietà e che, quindi, possano divenire la base di misure strutturate da assorbire e inglobare pienamente nell’ambito del più ampio sistema comunale di gestione dei servizi sociali. A tal fine, gli interventi sono stati mirati al potenziamento dei servizi istituzionali specialistici e territoriali (one stop shop) per la gestione della presa in carico socio-sanitaria e legale dei migranti e dei profughi di recente arrivo o di ritorno da altri paesi europei presenti in città in condizioni di fragilità e al consolidamento delle competenze delle unità mobili e dei servizi di supporto educativo a carattere itinerante e integrativo. Gli interventi si sono innestati su servizi e attività già esistenti, allo scopo di potenziarli e connetterli maggiormente, come il Centro Sammartini, servizio di primo ascolto e accoglienza per persone senza fissa dimora e per adulti in difficoltà che accompagna le persone verso la presa in carico dei servizi del territorio e degli enti che operano in rete con i Servizi Comunali. All’interno di LgNet2, il centro funge da filtro per l’identificazione degli individui target del progetto tramite un’equipe di primo accesso, composta da educatori, OS e consulenti legali, che reindirizzerà poi i beneficiari alla Casa Jannacci, centro di accoglienza per persone senza fissa dimora, in attesa di collocamento nel sistema ordinario del SAI (Sistema Accoglienza Integrazione), dei CAS (Centri Accoglienza Straordinaria) o di comunità per minori e nuclei. Al suo interno, operano due equipe: una di accoglienza e presa in carico degli ospiti, e una specialistica, volta a offrire consulenza socio-sanitaria, giuridica, linguistica e scolastica. Da inizio anno, sono stati attivati 70 posti letto per donne e minori senza fissa dimora. In particolare, sono oltre cento i nuclei familiari che, a rotazione, hanno usufruito di questo progetto, per un totale di oltre 230 persone.

Il progetto ha permesso inoltre il rafforzamento e la valorizzazione di spazi e nodi di integrazione attivi a favore dei profughi mediante percorsi di supporto personalizzati. Nell’ambito dei progetti di presa in carico sono stati attivati interventi educativi e ricreativo culturali.

«Grazie a questo progetto, Milano è sicuramente diventata una città più inclusiva perché si è trovata meno sola a rispondere a sfide sociali importanti e a dare risposte ai nuclei familiari che sono arrivati nel nostro territorio. Le città rischiano di essere sole di fronte a questi fenomeni sociali. Questo progetto ci ha dato esperienze, competenze e anche risorse per essere più efficaci. Si tratta di un’opportunità di straordinario valore per tutti noi», dichiara Lamberto Bertolé, Assessore a Welfare e Salute del Comune di Milano.

Il progetto LgNet2 presenta caratteristiche uniche in termini di governance, di molteplicità degli interlocutori direttamente coinvolti nelle azioni di progetto e di dimensione strategica e operativa. Un modello che si è rivelato vincente e che è stato in grado di sincronizzare il livello nazionale e quello locale, attraverso una regia unica che, pur monitorando costantemente le azioni specifiche sui territori, ha garantito omogeneità alla linea progettuale. Dopo l’esperienza positiva di LgNetEA degli anni precedenti, LgNet2 continua quindi a prendersi cura dei migranti che non hanno ancora raggiunto una piena integrazione e rinnova il modello del partenariato strategico tra Ministero, Anci e Comuni, già sperimentato, per migliorare le performance in ambito di politiche di inclusione delle nostre città. Solo attraverso la capacità dei territori di attivare progetti, modelli e strumenti ritagliati sui diversi fabbisogni locali è possibile una vera integrazione, e gli interventi mirati a migliorare le condizioni di persone regolarmente accolte, ma non ancora pienamente integrate, rappresentano un investimento per l’intera comunità. Le azioni finalizzate all’inclusione dei cittadini che vivono situazioni di marginalità – sociale, sanitaria, abitativa – incidono sul benessere e sulla sicurezza del territorio e contribuiscono a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.