VARESE, 11 novembre 2023-Clizia Moradei, dottoranda in Moda su tematiche green all’Università Iuav di Venezia, ha vinto il Premio Stoccolma 2023 dedicato al design per la moda sostenibile.
Il premio è promosso dalla Direzione Generale per la Creatività Contemporanea (Ministero della Cultura), Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, in collaborazione con Svenska Institutet e Swedish Fashion Council.
Clizia Moradei avrà l’opportunità di trascorrere sei mesi in Svezia per un’esperienza formativa e professionale presso organizzazioni, istituzioni e aziende all’avanguardia, e potrà approfondire i temi del fashion design sostenibile: dal riuso e riciclo dei materiali ai tessuti intelligenti, dai modelli di economia circolare alle tecnologie applicate. Le residenze si svolgeranno con la collaborazione di Swedish Institute e Swedish Fashion Association, partner scientifici del progetto.
Laureata alla Magistrale in Arti visive e Moda all’Università Iuav di Venezia nel 2019, Clizia Moradei è attualmente dottoranda in Moda e segue il percorso tematico interdisciplinare “Progetto della sostenibilità” presso lo stesso ateneo. La ricerca di Moradei sviluppa prospettive di indagine che intrecciano moda, design del prodotto e arti visive. Al centro dei suoi attuali interessi di ricerca sono i materiali derivanti da risorse naturali, dove la riflessione sulle metodologie progettuali si incontra con i fashion studies, le filosofie neomaterialiste, l’ecologia e la sostenibilità. Prima di vincere il Premio Stoccolma, Moradei è stata finalista del Premio Iuav per la migliore tesi di laurea in ambito Moda.
«Il Premio Stoccolma – spiega Clizia Moradei – è per me un’occasione stimolante per coltivare uno spazio di dialogo tra territori, culture e know-how diversi, ma che condividono simili intenti e visioni trasformative per la moda e per un suo futuro collaborativo, capace di affiancare la sperimentazione creativa di ricerca ai processi della filiera tessile industriale».
«Ritengo che questo riconoscimento sia la dimostrazione delle capacità e intuizioni sviluppate in questi anni da Clizia Moradei all’Università Iuav di Venezia. Ma rivela anche come sia necessario formare ricercatrici e ricercatori, professioniste e professionisti della moda capaci di riscrivere la tradizione del Made in Italy, integrando i caratteri in divenire di sostenibilità e transnazionalità. Questo significa tracciare percorsi di studio che affrontino sia la storia della moda e della sua progettazione, sia le teorie, le identità, i complessi sistemi ecologici della filiera e i cicli di vita-produzione-consumo con maggiori libertà creative e con crescente consapevolezza».