VARESE, 24 gennaio 2020-di GIANNI BERALDO-
Dopo Busto Arsizio il banco di sardine approda anche a Varese con una mobilitazione prevista domani, sabato 25 gennaio, dalle ore 15 in Piazza San Vittore.
Ovviamente ancora non sappiamo quanto numeroso possa essere questo banco, ma considerando la grande risposta sui social, Silvano Monticelli e Rossella Iorio, entrambi di Samarate e promotori dell’evento (così come quello di Busto Arsizio) sono fiduciosi nel buon esito.
Oltre ai temi cari alle sardine, quelli esternati da mesi in ogni loro manifestazione, a Varese vi saranno delle sorprese che Silvano e Rossella non voglio svelare anticipatamente, raccontandoci però altre cose in questa intervista.
Per organizzare questo flashmob come vi siete mossi?
Rossella: <<In realtà è come se non ci fossimo attivati, nel senso che la richiesta di organizzare a Varese è arrivata direttamente dalle persone dopo il successo ottenuto con il flashmob di Busto Arsizio. A quel punto abbiamo lanciato l’amo anche se le sardine non abboccano (sottolinea ridendo,ndr). In realtà c’è stata molta partecipazione con diverse telefonate e suggerimenti>>
Immagino abbiate contatti diretti con gli organizzatori centrali delle sardine di
Bologna
Silvano: <<Certamente. Ci conoscevamo già prima di questa esperienza provinciale. Dopo aver visto la manifestazione la prima manifestazione di Bologna, tramite una chat di ragazzi di Samarate molto attivi politicamente ci siamo detti “perchè non proviamo anche noi” , ovviamente pensando che la nostra realtà è diversa da quella di Bologna pertanto la scelta migliore era aprirla a tutta la provincia. Di certo ci saremmo trovati con ragazzi con la nostra stessa idea e con qualcuno che magari facesse il primo passo e così è stato>>
Ora il vento a Varese è un po’ cambiato ma negli ultimi decenni è sempre stata una città leghista: organizzare una manifestazione praticamente sotto la sede della Lega è quasi provocatorio.
Silvano<< La nostra fortuna è quella di avere creato spontaneamente una rete di comunicazione con gli altri organizzatori lombardi di flashmob delle sardine, e il segnale chiaro che emerge è che nessun territorio è proprietà di qualche partito politico. Anche Varese che ha subito il fascino del richiamo leghista -soprattutto quella d’antan– esiste comunque un gran numero di persone che non accetta di essere rinchiusa in quell’immaginario, non accetta di essere additato come varesino quindi leghista>>.
Tra i vari suggerimenti pro manifestazione ve ne è qualcuno eccentrico?
Rossella <<Eccentrici no, sono stati tutti suggerimenti utili per arrivare alla buona riuscita della manifestazione. Le tematiche di cui si parla sono quelle vicine a moltissime persone, associazioni o movimenti che operano sul territorio da diverso tempo. Le sardine non vogliono sostituirsi a questo insieme di persone che quotidianamente prestano il loro servizio volontario. In questo momento sono molte le persone che si attivano in maniera “pro attiva”, nel senso che sono loro che cercano di portare idee e suggerimenti e ti spingono a fare cose, a organizzare. Insomma è come se si fossero sempre sentite sardine dentro ma molto sole. Il bello delle sardine è che ora ci si può esprimere liberamente senza sigle o etichettature>>.
Personalmente avete già avuto qualche esperienza politica?
Rossella <<Sono consigliera comunale a Samarate per la lista Progetto Democratico ma tengo ben divisi gli ambiti. Le sardine non possono definirsi apolitiche ma sicuramente apartatiche, ognuno di noi deve essere portatore di valori trasversali in cui ognuno ci si può riconoscere senza per forza trovare la differenza a livello di provenienza politica. Importante realizzare che in quel momento partecipo alla realizzazione di un progetto che esalti certi valori importanti>>
Silvano <<aggiungo, nemmeno di una parte politica. Se sabato proverai a chiedere alle persone in piazza che cosa hanno votato alle ultime elezioni, troverai gente con preferenze politiche diverse, anche della Lega>>.
Secondo voi le sardine richiamano in qualche modo il Movimento 5 Stelle degli inizi?
Rossella << loro all’inizio si sono mossi al grido di “vaffa day” , noi invece utilizziamo un linguaggio diverso. Quello che chiedono le sardine è: basta con questo linguaggio fatto di violenza, basta nel trovare per forza un colpevole>>.
Silvano << è un tipo di linguaggio che i leghisti hanno portato in politica e con risultati che purtroppo ci tocca vedere. In vari ambiti ci ritroviamo con la competenza relegata all’ultimo posto tra le cose importanti. Preferisco chi mi fa un discorso complesso che magari non condivido rispetto alla superficialità e incompetenza>>.
Rossella <<da noi si ascolta la voce della piazza , qui non si dice siamo meglio di voi ma ascoltare per cambiare, dovete ascoltare quello che abbiamo da dire per cambiare appunto tante cose>>.
Come sarà organizzata la manifestazione di sabato?
Silvano <<la falsariga è quella tipica di ogni manifestazione della sardine. Ossia la parte principale sono le canzoni e letture di brani, poi vi sarà un punto di raccolta abiti usati per la Caritas oltre a uno scambio di sardina riportante il nome di una persona che vogliamo ricordare. Una persona il cui nome e ricordo vorrei tramandare a un’altra persona ricordandone l’importanza della sua storia. Questo proprio nel Giorno della Memoria>>
Rossella <<Non per forza il Giorno della Memoria caratterizza solo la memoria della Shoa, noi vogliamo allargare il discorso ricordando chi è morto per difendere i suoi diritti e che noi oggi abbiamo, oppure suoi diritti che ancora non sono riconosciuti: quindi potrebbe non essere un deportato o altro testimone dell’Olocausto. Chi riceve la sardina con il nome che ho scritto, andrà a cercare la storia di questa persona e così la potrà conoscere e divulgare accrescendone l’interesse>>.
Immagino che il prossimo mese di marzo parteciperete al primo congresso o incontro nazionale tra i vari organizzatori di manifestazione delle sardine.
Silvano <<Speriamo, in teoria dovremmo essere invitati così come lo siamo stati a Roma>>.
In quella occasione cosa si deciderà secondo voi?
Rossella <<sicuramente si parlerà dei risultati elettorali, poi si vedrà. Ora siamo un po’ allo stato brado dove ognuno va per i fatti suoi. In quella occasione forse ci si coordinerà meglio a livello territoriale e nazionale>>.
Come avrete capito anche a Varese le sardine saranno numerose e con diverse sorprese. Intanto ricordatevi di recarvi alla manifestazione vestiti con abiti colorati (bandito il nero), segno di spensieratezza, allegria ma anche tanta voglia di cambiare e dire basta a un sistema politico e non solo, fin troppo logoro.