Andrea Pellicini nuovo segretario provinciale di Fratelli d’Italia: ”Puntiamo a Palazzo Estense nel 2027. Tutti noi siamo qui grazie a Giorgia Meloni”

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Foto di gruppo

VARESE, 2 dicembre 2023- di GIANNI BERALDO-

Una crescita di consensi esponenziale quella di Fratelli d’Italia, che negli ultimi anni a livello di voti ha raccolto quanto seminato e coltivato con pazienza in un recente passato, senza mai demordere nonostante i risultati non fossero poi così lusinghieri, per non dire sconsolanti.

Un lungo cammino che, grazie alla capacità politica (riconosciuta pure dai suoi avversari), caparbietà e sacrifici dell’attuale Premier Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia ora si trova a governare come primo partito della coalizione.

Il vento della politica è cambiato non solo in Italia, con la destra a ergersi da protagonista nel proscenio principale. Un percorso lungo e difficile prima di ottenere un simile risultato, ricordato pure dal parlamentare di FdI Andrea Pellicini (già sindaco di Luino per due mandati) eletto all’unanimità Segretario provinciale del partito, al termine del Congresso provinciale svoltosi oggi al Santuccio di Varese alla pesenza anche sella senatrice Ester Mieli, con il compito di uffcializzare le varie nomine.

Andrea Pellicini

Pellicini che durante il suo intervento ricorda appunto la crescita di FdI «Dopo anni dove a malapena raggiungevamo il 3% dei voti, piano piano dopo le ultime elezioni europee è iniziata la scalata fino ad arrivare a questo punto. Tutto questo grazie alla nostra leader nazionale Giorgia Meloni che di fatto rappresenta il 90% del partito e noi dobbiamo essere degni ogni giorno della sua fiducia». Il parlamentare varesotto, che ringrazia il sindaco di Varese Davide Galimberti per la sua presenza al congresso, ricorda «che ora siamo lanciati verso la conquista di Palazzo Estense con le elezioni amministrative nel 2007 dove arriveremo da protagonisti».

Congresso al quale hanno partecipato ovviamente tutti i rappresentanti del centrodestra provinciale, così come altri rappresentanti politici e sindacali.

Ester Mieli

Tra cui Paolo Macchi, segretario provinciale Siulp (principale sindaco di Polizia dello Stato) « Devo ringraziarvi sia come partito che come Governo considerato la grande attenzione che riponete nei confronti delle Forze dell’Ordine e del loro lavoro. Apprezzamento ad esempio per quella voce della riforma che di fatto liberalizza l’utilizzo delle armi in caso di necessità a tutti gli agenti fuori servizio. Insomma un’attenzione che dimostra quanto siate vicini a noi e alle nostre necessità».

Ricordiamo che tale norma contenuta nella bozza del disegno di legge in tema di sicurezza dice che tutti gli agenti (ma anche vittime di usura e altre persone a rischio di tutela personale), saranno autorizzati a portare senza licenza un’arma privata al posto di quella d’ordinanza quando non sono in servizio. Rivoltelle o pistole di qualsiasi misura Una facoltà sinora riconosciuta da un regio decreto del 1940 soltanto al Capo della polizia, ai prefetti e viceprefetti, agli ispettori provinciali amministrativi, agli ufficiali di pubblica sicurezza, ai pretori e ai magistrati addetti al pubblico ministero o all’ufficio di istruzione.

Tra i giovani, presenti in buon numero, anche Marco Tomassini segretario nazionale di Gioventù Nazionale il quale ha riconosciuto i meriti e ‘valori’ di FdI sottolineando il buon lavoro svolto anche a livello provinciale con numeri in continua crescita.

Marco Tomassini

Senza citarli, tra gli interventi anche quelli di Pietro Zappamiglio, segretario provinciale di Forza Italia; Andrea Cassani segretario provinciale Lega per Salvini; Cesare Rossato per Azione, rappresenati di Coldiretti e altri.

Da segnalare l’intervento, a nostro giudizio quantomeno anomalo, di Albino Gentile, componente segreteria provinciale Cisl Laghi « Come avrete notato noi come Cisl non abbiamo partecipato agli ultimi scioperi perché non in linea con la nostra idea di confronto con il Governo che su alcuni temi ci trova d’accordo mentre su altri siamo in disaccordo. Come ad esempio sulla voce di Bilancio riguardante la Sanità con tagli importanti e dove francamente si poteva fare di più», Gentile che poi ricorda altri temi su quali la Cisl cerca di discutere con il governo senza arrivare a una presa di posizione importante che solitamente si manifesta in forma di sciopero generale. Rappresentante della segretaria Cisl dei Laghi provinciale che raccoglie applausi fragorosi dalla platea dicendo «vorrei inoltre ricordare che mio nonno è stato uno dei Ragazzi del ’99».

Albino Gentile della Cisl Laghi

Che c’entra questo ricordo del nonno? Forse per riportare in auge il tanto caro e sbandierato spirito patriottico per amor di Patria?

Insomma a noi pare una ruffianeria evitabile.

direttore@varese7press.it