VARESE, 27 gennaio 2024- di GIANNI BERALDO-
Tra le numerose categorie di persone che durante la tirannia nazifascista sono state perseguitate, fino ad arrivare ala loro eliminazione nei campi di concentramenti, troviamo anche quella delle persone gay e lesbiche.
Situazione nei loro confronti decisamente cambiata nella societá attuale, ma con ancora strascichi importanti che spesso riaffiorano drammaticamente in tutta Europa.
Per ricordarlo a Varese ogni anno per la Giornata della Memoria, Arcigay Varese e amministrazione comunale organizzano una breve cerimonia nel delizioso spazio creato ad hoc nei Giardini Estensi (vicino entrata Biblioteca Civica) dove é stato allestito un simbolico Triangolo di colore rosa protetto da uno spesso vetro a protezione (nonostante questo accorgimento nel 2022 il triangolo fu danneggiato da vandali). Ricordiamo che il triamgolo di colore rosa era applicato in senso di oltraggio sulle divise degli internati omosessuali, a differenza del traingolo di colore nero che distingueva le donne lesbiche.
Una ricorrenza che questa mattina si é ripetuta alla presenza di Giovanni Boschini, presidente di Arcigay provinciale accompagnato da alcuni collaboratori, dal sindaco Davide Galimberti e dall’assessora Rosella Dimaggio.
Con loro rappresentanti di Anpi provinciale come Luciana Candiani che ha letto, emozionata, frasi che riportano in luce il devastante effetto discriminante che non tende purtroppo ad appassire nemmeno oggi.
Serie di brevi interventi, aperti da Boschini, tutti molto sentiti.
Come quello del sindaco che sottolinea come anche il presidente Mattarella abbia fatto chiarezza, su come bisogna avere la capacitá di respingere i tentativi di chi vuole mettere in dubbio quegli indubbi valori della democrazia «Queste occasioni di riflessione ci portano qui a rivendicare la necessitá di rendere visibile anche questo triangolo e tutto quello che rappesenta, in questo luogo simbolico della cittá».
Il presidente Boschini dal canto suo ha ricordato quel periodo storico di persecuzioni nazifasciste, dove anche gay e lesbiche sono state presi di mira adottando nei loro confronti immani atrocitá.
Boschini che abbiamo intervistato: