Diventare madri oggi a Gaza: l’assistenza di Medici senza Frontiere

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VARESE, 16 febbraio 2024-Sono quasi 50.000 le donne incinte a Gaza. Da mesi non hanno accesso ai controlli medici e in molte si trovano costrette a partorire in rifugi di fortuna. Chi riesce a raggiungere un ospedale spesso è costretta a lasciarlo solo poche ore dopo essersi sottoposta a un cesareo.

Riesci a immaginarlo? Nel sud della Striscia è rimasta una sola struttura che può garantire cure ostetriche specialistiche: l’Emirati Hospital, dove lavora il personale MSF, che riesce a garantire assistenza solo ai casi più urgenti e alle gravidanze con complicazioni gravi.

La guerra fa anche questo: rende pericoloso e potenzialmente mortale mettere alla luce un figlio. Senza un cessate il fuoco immediato e l’arrivo degli aiuti che servono, sarà impossibile ripristinare l’assistenza ostetrica per centinaia di migliaia di donne.