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“A Varese troppi venditori abusivi ai semafori con organizzazione di tipo illecita”, la denuncia della Lega

VARESE, 4 marzo 2024– Il Sindaco di Varese Davide Galimberti è stato sollecitato dalla Lega a rispondere alle crescenti preoccupazioni riguardanti l’aumento significativo della presenza di venditori abusivi nelle strade della città.

Si è osservato un incremento nel numero di venditori di rose ai semafori, venditori di calzini e venditori di cartoline disegnate. Quest’ultimi, spesso, propongono le loro merci attraverso richieste di “donazioni” con addirittura un valore minimo stabilito dal soggetto proponente”. È quanto fanno sapere i consiglieri comunali leghisti di Varese Stefano Angei e Emanuele Monti, primi firmatari dell’interrogazione al sindaco richiesta da tutto il gruppo Lega. “Preoccupa, inoltre, il fatto che la vendita di rose ai semafori sembra inserirsi in un sistema organizzato di natura illecita, che coinvolge persino il pagamento di una sorta di “pizzo” da parte dei venditori fisicamente presenti agli incroci della città.

La presenza di tali venditori abusivi – proseguono gli esponenti leghisti – non solo danneggia l’immagine della città agli occhi dei varesini, ma rappresenta anche un elemento negativo per l’attrattività turistica. La questione è resa ancor più inaccettabile dal confronto con le legittime richieste di conformità alle normative da parte degli esercenti locali nei rispettivi settori.

Dopo diversi sopralluoghi effettuati dagli uffici competenti, è stato riscontrato che la presenza quotidiana di tali soggetti si concentra principalmente nelle vie Dalmazia, Garibaldi, Medaglie D’oro e via Staurenghi. Tuttavia, è importante sottolineare che questo fenomeno non è limitato a queste vie principali, in quanto diverse attività sopra citate vengono svolte anche nell’area pedonale della città e in altre vie centrali. Per tutto questo – concludono Angei e Monti – sollecitiamo il sindaco ad intervenire e chiediamo come intende agire l’amministrazione comunale per contrastare questo tipo di fenomeno al fine di tutelare la cittadinanza e i commercianti che ogni giorno, regolarmente e pagando le tasse, svolgono il proprio lavoro”.

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