La Lega compie 40 anni e Francesco Speroni si riavvicina al partito ospite nella sede di Busto Arsizio

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Speroni con Albani nella sede di Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO, 12 aprile 2024-Oggi la Lega compie 40 anni. Un momento che a Busto Arsizio è stato ricordato domenica scorsa, con un evento organizzato al Museo del Tessile e dedicato alla presentazione del libro “Il Volo Padano”, edito su Amazon, scritto dal giornalista Marco Linari e basato sui racconti dell’ex ministro Francesco Enrico Speroni.

E nella serata di ieri, 11 aprile, vigilia dell’anniversario, è accaduto il colpo di scena:lo storico senatore ed europarlamentare bustocco ha infatti deciso di ripresentarsi alla sezione di via Culin per la classica riunione dei militanti, dopo oltre otto mesi di assenza.

Era l’inizio di agosto quando Speroni aveva “strappato” con gli altri iscritti locali,sdegnato dal fatto che la segreteria e gli esponenti leghisti in giunta avessero avallato senza combattere l’istituzione di senso unico in via Galvani, a due passi da casa sua, con la realizzazione di una controversa pista ciclabile.

Nulla contro la Lega, tanto da continuare a frequentare le riunioni provinciali, ma Speroni aveva deciso di tagliare i ponti con la squadra bustocca.«Lì non mi vedono più», il suo adirato commento.

Tutto questo fino a ieri sera (dopo che c’era stato un prologo per la conferenza stampa di lancio dell’evento). D’altronde il pienone di pubblico e la dimostrazione d’affetto espressa nei suoi confronti alla presentazione del libro ha sciolto gli attriti, riallacciando i fili di una storia quarantennale.

«Sono molto felice che sia rientrato con noi a condividere le sue analisi politiche e a dispensare consigli dall’alto della sua esperienza. Per noi Speroni è sempre stato un riferimento importante, tanto che in questi giorni di celebrazioni lo abbiamo detto a ripetizione», spiega il segretario cittadino leghista Alessandro Albani. «Però Francesco ci ha avvertiti: al prossimo senso unico a Busto, se ne va di nuovo».

Intanto c’è il finale a lieto fine per il 40° compleanno della Lega. Non poteva che essere diversamente per un personaggio la cui storia è indissolubilmente legata a quella del Carroccio e che in salotto conserva una copia – neanche troppo in miniatura – della statua simbolo dell’Alberto da Giussano.