MILANO, 12 aprile 2024 — «A Milano stiamo occupando le nostre scuole e ci stiamo attivando con scioperi e manifestazioni in tantissime scuole anche nel resto della Lombardia per farci sentire e riprenderci finalmente la voce e lo spazio che ci spettano come studenti» afferma Emma Constadachi dell’Unione degli Studenti Milano. «Oggi abbiamo fatto un flash mob contro il genocidio a Gaza in sostegno al popolo e alla resistenza palestinese, contro la repressione che reprime ogni forma di dissenso e la scuola del merito, per costruire un’alternativa reale all’attuale sistema scolastico e per una società diversa».
«Al termine del flash mob ci siamo spostati in Parco Sempione per un’assemblea pubblica in cui ci siamo confrontati sulle prossime mobilitazioni e attivazioni e le prospettive future» afferma Leonardo Schiavi dell’Unione degli Studenti Milano.
«Come abbiamo ribadito anche nelle occupazioni, al modello di scuola esclusivo e classista di Valditara vogliamo contrapporne uno opposto, basato sul principio del diritto allo studio che deve essere garantito per tutti e tutte. Garantire il diritto allo studio vuol dire assicurare a chiunque un pieno accesso all’istruzione dal punto di vista economico, ma anche ripensare i programmi e le modalità didattiche a partire dagli interessi e dalle necessità di noi studenti, e tutelare al massimo la soggettività e il benessere psicologico di ognuno» continua Alessandro Di Miceli, coordinatore regionale dell’Unione degli Studenti Lombardia. «In Italia oggi non viene rispettato il diritto allo studio di noi studenti e questo anche in Lombardia, dove la Regione continua ad incrementare sempre di più le spese per l’istruzione privata mentre le scuole pubbliche rimangono inaccessibili».
«Per questo, come già ribadito più volte, abbiamo delle richieste concrete anche alla Regione affinché venga garantito il pieno diritto allo studio in Lombardia: vogliamo uno stanziamento di fondi bastevole ad assicurare la totale accessibilità di materiali scolastici e trasporto pubblico, l’istituzione di un reddito di formazione per tutti gli studenti lombardi, sportelli psicologici ed educazione sessuale garantiti in tutte le scuole, una legge sulla rappresentanza studentesca negli IeFP della regione e una conferenza regionale sul diritto allo studio in Lombardia, all’interno della quale venga discusso lo stato del diritto allo studio in Lombardia e di quali azioni intraprendere per garantirlo realmente» afferma Sara De Vecchi, dell’esecutivo regionale dell’Unione degli Studenti Lombardia. «Nelle prossime settimane continueranno ancora le occupazioni e non ci fermeremo finché non avremo ottenuto quello che chiediamo, il momento di farci sentire è adesso e non resteremo in silenzio, perché Ora Decidiamo Noi!».