Basta BLA BLA BLA green. A Milano serve fermare il consumo di suolo e la cementificazione

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MILANO, 22 aprile 2024-Stamattina, nella Giornata della Terra, nonostante la pioggia battente alcuni rappresentati dei comitati civici ambientalisti di Milano hanno voluto essere presenti davanti al Piccolo Teatro Studio per dire che l’appello di Beppe Sala ai sindaci padani per un patto per migliorare l’inquinamento della Pianura Padana suona come altro BLA BLA BLA GREEN che si aggiunge al mare di parole e intenzioni già pronunciate sull’ambiente. 

Perché piuttosto il sindaco e la sua Giunta non rispondono all’appello per l’adozione urgente di misure per l’azzeramento del consumo di suolo a Milano che 50 associazioni e comitati ambientalisti – riuniti nel movimento “Facciamo l’appello” – stanno consegnando a Palazzo Marino da oltre un anno?
Nonostante sia stato protocollato e recapitato anche nelle caselle email istituzionali di sindaco e assessori due volte, a marzo 2023 e poi di nuovo a settembre 2023, l’appello è rimasto ignorato. 
Ma non basta: ai cittadini aderenti a “Facciamo l’appello” si sta negando anche il diritto – previsto nel Regolamento della Partecipazione del Comune di Milano – di poter formulare in Consiglio Comunale una DRI, Domanda a Risposta Immediata. La domanda, anch’essa sulle misure che la Giunta milanese intende adottare per l’azzeramento del consumo di suolo, è stata consegnata a novembre 2023 insieme alla firme necessarie (140, anche se ne bastavano 100) seguendo la procedura indicata dal Regolamento della Partecipazione e dal Comune.
Dopo oltre 5 mesi, ripetuti solleciti ed anche una protesta in Consiglio Comunale (alcuni rappresentanti di “Facciamo l’appello” si sono presentati imbavagliati nel palco riservato al pubblico), i cittadini non sono ancora stati convocati per formulare l’evidentemente scomoda domanda.

Milano il consumo di suolo continua a crescere, gli ultimi dati Ispra indicano + 24% in un anno. Per azzerarlo a Beppe Sala non serve essere in rete con i sindaci padani. Basterebbe che decidesse di farlo, anche come esempio virtuoso da dare – coi FATTI e non solo con le intenzioni – di un passo davvero concreto verso un clima migliore.

A proposito di consumo di suolo e cementificazione, non si può dimenticare la rigenerazione delle aree “alla milanese”, quella che in spregio alle norme urbanistiche nazionali consente di costruire palazzoni e grattacieli al posto di bassi edifici e capannoni in disuso semplicemente presentando una Scia, una pratica finita al centro delle indagini della Procura milanese.

 

Facciamo l’appello