Energia e Ambiente, le sfide nel contesto europeo

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VARESE, 7 maggio 2024-I costi dell’energia, la produzione di rinnovabili, il riuso e le nuove tecnologie da utilizzare. Questi i temi al centro del Panel Energia e AmbienteQuali Sfide nel contesto europeo, inserito nel programma del convegno Road to Europe organizzato ieri a Milano.

Sono intervenuti Stefano Besseghini, Presidente Arera; Giorgio Maione, Assessore Ambiente e Clima Regione Lombardia; Donato Bendicenti, Responsabile della sede Rai a Bruxelles e autore di Scintille – L’avventura dell’energia in Europa dalla scissione dell’atomo alla rivoluzione verde; Elena Grandi, Assessora all’Ambiente e Verde Comune di Milano; Alberto Dossi, Vice Presidente vicario Assolombarda per la Transizione ecologica; Armando Brunini, Amministratore Delegato SEA; Francesco Mascolo, Amministratore Delegato MM Spa; Alessandro Russo, Amministratore Delegato Gruppo CAP ; Paolo Mazzucchelli, Presidente Alfa; Raffaele Di Stefano, Partner Centro Studi Energia Maps.

 In particolare, in materia di installazione di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili l’assessore ha specificato come la priorità sia “l’utilizzo delle aree dismesse da bonificare o rigenerare. Questo contribuirà ad aumentare l’appetibilità di quelle e l’interesse da parte degli investitori al loro riutilizzo, con un vantaggio anche sull’avanzamento dei procedimenti di bonifica”, ha spiegato Giorgio Maione, Assessore Ambiente e Clima Regione Lombardia. La Lombardia “anticipa il futuro con una semplificazione normativa che consente la conversione da produzione di biogas a produzione di biometano senza nuove autorizzazioni ambientali. È una svolta chiesta dal comparto agricolo, ma richiesta soprattutto dal buonsenso. La sostenibilità ambientale si ottiene anche semplificando e promuovendo coi fatti l’economia circolare, non solo con le parole e le intenzioni”. Nei giorni scorsi, infatti, la Regione Lombardia ha chiarito come gli interventi connessi alla realizzazione di un impianto per la produzione di biometano, nel caso sia collocato all’interno di una installazione zootecnica soggetta ad aia e non preveda un incremento del numero di capi allevati oltre le soglie previste, non sia soggetto a nuove autorizzazioni ambientali. “In Lombardia sono numerosi gli impianti in fase di progettazione e realizzazione finalizzati alla conversione del biogas prodotto dalla digestione anaerobia di matrice organica in biometano destinato a essere immesso in rete al pari del gas naturale. La fase di upgrading non genera ulteriori emissioni inquinanti indicate dalla normativa nazionale. Quindi per noi la procedura semplificata è la via naturale” ha aggiunto l’assessore.

 L’assessora Elena Grandi ha colto l’occasione per parlare del progetto “Climate City Contract con un gruppo di 25 stakeholder. Questa è la prima volta che una amministrazione pubblica rappresenta un impegno che vede un comune. Abbiamo costruito una serie di incontri per immaginare come unificare e progettare gli interventi sulla città che da oggi in avanti dovranno avere delle caratteristiche. Non sarà possibile attuare la transizione se non saremo in grado di farlo tutto insieme”. 

 Per Alessandro Russo, amministratore delegato Gruppo Cap: “credo che dal punto di vista delle sfide che dobbiamo affrontare dobbiamo andare in questa direzione: L’idea di recupero di materia e l’idea del fatto di essere convinti che per affrontare queste sfide non possono essere le singole aziende, ma le filiere estese”. 

 L’amministratore delegato MM Spa, Francesco Mascolo, ha spiegato come l’impegno “di M&M nei progetti per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici ha fatto dei passi da giganti negli ultimi 12 mesi. Abbiamo testato concretamente la vasca di laminazione del Seveso, una opera idraulica abbastanza imponente, una vasca da 250 mila metri cubi di acqua con una tecnologia avanzatissima per l’attuazione delle paratie, per poter deviare l’acqua del torrente in caso di piena” e “abbiamo già testato la sua efficacia in condizioni reali di potenziale esondazione, per cui possiamo dire che in attesa del completamento delle altre vasche dell’intero sistema che consentirà di evitare l’esondazione delle nostre città, sicuramente abbiamo raggiunto un grado di protezione già più che accettabile”. In parallelo “a questa grande iniziativa proseguono invece le cosiddette attività per la realizzazione dei SUDS, ovvero dei Sistemi Urbani di Drenaggio Sostenibile, primo tra tutti quello di via Pacini: sono dei sistemi in cui si fa in modo che le acque meteoriche abbiano una raccolta e un trattamento che simula quello che avviene in natura. Anziché avere quindi delle superfici completamente pavimentate, si depavimentano e si realizzano dei sistemi a caditoie che consentono alla acqua di prima pioggia, che è quella più inquinata, di finire effettivamente in fognatura”. 

 Stefano Besseghini, Presidente di Arera, ha sottolineato come nel periodo 2022-2023, il mercato energetico ed elettrico, “ha tutto sommato funzionato. Il suolo ruolo non è infatti solo quello di garantire prezzi bassi, ma anche quello di garantire la disponibilita’ del bene nello spazio e nel tempo”. “Da questo punto di vista “si può dire che durante la crisi il mercato ha funzionato, anche se certamente ci ha esposto alla variabilità di prezzi” ha concluso il presidente.

 Per l’Amministratore delegato di Sea, Armando Brunini la lotta ai cambiamenti climatici “sta trasformando anche per la nostra industria il rapporto con l’energia. Prima era una voce di costo tra le utenze, oggi invece diventa un tema strategico e ci siamo dotati di competenze per comprenderla e gestirla meglio”. Per Brunini, “l’intera industria non può che lavorare insieme. I confini tra aeroporto, compagnia aerea e produttori di aeromobili diventano poco rilevanti, tutti dobbiamo conquistarci ‘la licenza’ a continuare a progredire e crescere e se non decarboniziamo difficilmente potremmo continuare a progredire come industria. La strada è abbastanza ovvia e banale. Oggi utilizziamo fonti carboniche e domani tutta la filiera dovrà usare invece enormi quantità di fonti rinnovabili. È una grandissima sfida ed è una direzione abbastanza tracciata”.

 Per Alberto Dossi, Vicepresidente vicario Assolombarda “L’idrogeno è sicuramente un vettore energetico del futuro, è l’unica molecola che bruciando produce energia e produce acqua e quindi non produce Co2 che è il nemico numerico uno da combattere perché il co2 è quello che provoca il riscaldamento climatico”. Per Dossi “Quello su cui c’è da lavorare tantissimo è l’efficienza energetica. Oggi l’energia è più che un bene”.  

Per Paolo Mazzucchelli, Presidente Alfa “molto spesso quando si parla di sostenibilità la si accosta solo a quella ambientale ma per noi anche quella sociale è un perno fondante e questo lo stiamo mettendo in pratica facendo tutta una serie di convenzioni con delle associazioni che coinvolgono le persone che hanno delle problematiche, sfortunate. Noi stiamo andando a ristrutturare un’ala di un complesso dove dobbiamo andare a insegnare negli uffici e lo stiamo facendo grazie a una consulenza, ma il concetto è che sia inclusivo per tutte quelle persone che soffrono del spettro autistico”. 

 Secondo Raffaele Di Stefano, Partner Centro Studi Energia Maps “quando parliamo di energia parliamo anche di risorse: la risorsa è l’elemento inscindibile perché l’energia è trasformazione della risorsa. È l’innovazione tecnologica che lega la gestione della risorsa all’energia e alla disponibilità dell’energia”.