COMO, 10 febbraio 2020 – Cambio del contratto applicato dopo 13 anni di mancato rinnovo. E’ questa l’inaccettabile soluzione adottata dall’associazione La Nostra Famiglia lo scorso 28 gennaio, a seguito dell’improvviso stop alle trattative nazionali per il rinnovo del contratto collettivo nazionale della sanità privata (attualmente applicato ai lavoratori dell’associazione). Decisione che ha colpito tutto il personale non medico che negli anni ha contribuito, con passione e sacrificio, a far diventare l’associazione un punto di riferimento – anche in provincia di Como- per la cura e la riabilitazione delle persone con disabilità, soprattutto in età evolutiva.
Per questo motivo, lo scorso 5 febbraio all’unanimità, l’assemblea dei lavoratori ha deciso di mettere in campo delle iniziative a sostegno della vertenza nazionale. Vertenza che vedrà le segreterie nazionali Fp Cgil – Cisl Fp – Uilfpl impegnate in un primo confronto per persuadere l’associazione a correggere il dissennato della modifica unilaterale del contratto di lavoro il prossimo 11 febbraio.
Ed è proprio in questa data che i lavoratori dell’ambulatorio di Como hanno deciso di mettere in campo la prima iniziativa a sostegno delle segreterie nazionali e per sensibilizzare la cittadinanza: dalle 11:00 alle 13:00 nella sede di Como in via del Dos 1 sarà organizzato un presidio dei lavoratori impegnati sulle Strutture .
Durante il presidio i lavoratori consegneranno ai pazienti e i loro familiari una lettera per informarli e sensibilizzarli, testo che alleghiamo al comunicato affinché il sostegno possa giungere da tutti i cittadini.
Chiediamo infine a tutte le Istituzioni presenti sul territorio di fare la loro parte per riportare questa intollerabile discussione nella sua sede naturale, il tavolo nazionale per il rinnovo del contratto sanità privata.
E’ solo valorizzando i propri lavoratori che il motto dell’associazione “il bene fatto bene” trova piena applicazione, di certo non aumentando le ore settimanali a stipendio invariato. Se la soluzione tarderà ad arrivare la mobilitazione non potrà che continuare.
Durante il presidio i lavoratori consegneranno ai pazienti e i loro familiari una lettera per informarli e sensibilizzarli, testo che alleghiamo al comunicato affinché il sostegno possa giungere da tutti i cittadini.
Chiediamo infine a tutte le Istituzioni presenti sul territorio di fare la loro parte per riportare questa intollerabile discussione nella sua sede naturale, il tavolo nazionale per il rinnovo del contratto sanità privata.
E’ solo valorizzando i propri lavoratori che il motto dell’associazione “il bene fatto bene” trova piena applicazione, di certo non aumentando le ore settimanali a stipendio invariato. Se la soluzione tarderà ad arrivare la mobilitazione non potrà che continuare.