Varese scende in piazza mercoledì contro la risoluzione Anti-gender del leghista Sasso

0
413
Rossano Sasso (Lega per Salvini)

VARESE, 23 settembre 2024-Varese si mobilita contro l’approvazione della risoluzione Anti-gender del leghista Sasso.
Mercoledì 25 settembre alle ore 18:30 presso Piazza Monte Grappa a Varese si terrà un sit-in di protesta promosso da Tocca a Noi e Arcigay Varese per sostenere l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole.
“Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti alla deriva illiberale e antidemocratica
dell’Italia al tempo del Governo Meloni – spiegano le realtà organizzatrici – sentiamo il
dovere e l’urgenza di reagire ed opporci con fermezza all’approvazione della risoluzione
Sasso (Lega) che vieta l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, tacciandola di essere
espressione di una fantomatica ed inesistente “’ideologia gender””.
Il sit-in coinvolgerà associazioni e collettive, insegnanti e comunità studentesca, forze
progressiste ed esponenti delle istituzioni anche in tante altre città. Il messaggio è ovunque
lo stesso: la scuola che libera tuttɜ è una scuola dove non c’è posto per i pregiudizi sessisti,
razzisti, omolesbobitransfobici e abilisti. È una scuola che si fa comunità educante e spazio
sicuro per tutte le persone che la attraversano; una scuola che condanna e rifiuta l’odio e la
discriminazione.
“Scendiamo in piazza anche per chiedere alle istituzioni di assumere un impegno concreto a
sostegno dei progetti di educazione sessuale e affettiva nelle scuole che la risoluzione
Sasso vuole mettere al bando, perché al contrario, rappresentano uno strumento
indispensabile per la prevenzione e di contrasto al bullismo e alla violenza patriarcale, un
presidio fondamentale per la tutela della salute riproduttiva e sessuale e per l’educazione al
consenso – concludono le realtà organizzatrici – la risoluzione Sasso è solo l’anticamera di una legge anti-LGBTQIA+* che avvicina l’Italia a Paesi illiberali, antidemocratici e responsabili di numerose violazioni dei diritti umani come l’Ungheria di Orbán e la Russia di Putin. Ecco perché non possiamo stare a guardare, c’è bisogno di fare fronte unitario con quella maggioranza silenziosa che in questo momento non decide, ma sta dalla nostra parte.

A tutte queste persone chiediamo di unirsi a noi e di non lasciarci soli”.
Le realtà che vogliono partecipare all’iniziativa possono scaricare il Manifesto “SCUOLA
LIBERA TUTTI. Per una educazione affettiva e sessuale” e compilare il form di adesione sul
sul sito: www.arcigay.it/scuola-libera-tutti/.
Tutte le città che hanno aderito sono online sul sito: www.arcigay.it/scuola-libera-tuttз/