VARESE, 26 ottobre 2024- di GIANNI BERALDO
Sono trascorsi ottant’anni da quello che la città ricorda come ‘Ottobre di sangue varesino’ quando, nei primi giorni di ottobre del 1944, vennero torturati e uccisi dalla furia nazi fascista molti partigiani, in diversi luoghi di Varese e paesi limitrofi.
Triste avvenimento che la città non ha mai dimenticato, rinfrescandone ogni anno la memoria con una serie di eventi celebrativi e incontri culturali.
Tra questi anche la camminata denominata ‘Percorsi resistenti’, organizzata da Anpi e Istituto Calogero Marrone, che ripercorre i luoghi dove sono avvenuti i vari eccidi in città nei confronti dei partigiani. Luoghi della memoria ricordati anche da lapide riportanti nomi e data della morte.
Percorso resistenti che ha visto la partecipazione questa mattina di un piccolo gruppo di persone (quasi tutte over 60), con partenza alle 10 da Palazzo Estense dove sono collocate lapide a ricordo del famoso partigiano varesino Claudio Macchi e quella che ricorda il primo scontro a fuoco in città tra partigiani e nazi fascisti. Percorso che prevede altre tappe significative come il cippo dedicato a Carletto Ferrari, fucilato davanti al carcere Miogni situato nella medesima via. Ma anche l’originale cippo moderno dedicato a Calogero Marrone, funzionario del Comune, che salvò centinaia di persone, modificandone le identità così da poterle salvare dai campi di concentramento.
Percorso resistente che ancora oggi emana grande emozione ricordando il sacrificio di quei giovani e della crudeltà messa in atto dai nazi fascisti.
Tutto questo nonostante un certo clima di revisionismo storico a livello nazionale, confondendo troppo spesso gli aguzzini da chi invece ha deciso di combattere lasciando la vita per la libertà.
<<In effetti vi è un revisionismo storico e un tentativo politico di cancellare quello che di fatto sono le radici della Repubblica. L’attacco alla Resistenza non è solo un attacco ai partigiani e tutti quelli che hanno combattuto per la libertà e democrazia. Non a caso questa destra al governo sta cercando di stravolgere quelli che sono i principi costituzionali nati da quelle lotte>>, così Rocco Cordì presidente Anpi Varese.
Revisionismo che in parte si riflette pure sulla scarsa partecipazione popolare a queste manifestazioni, che fortunatamente vengono almeno ricordate con la giusta enfasi dalle istituzioni.
Camminata che di fatto ha dato il via al weekend del ricordo con l’apice istituzionale previsto per domani, domenica 27 ottobre, con la cerimonia ufficiale alle 10 in largo Resistenza con la deposizione della corona di alloro.
A seguire alle 10.15 in Sala Montanari il saluto del sindaco Davide Galimberti e l’orazione ufficiale di Ivana Brunato, vicepresidente della sezione Anpi Varese. Accompagnerà la cerimonia la banda di Capolago.