VARESE, 7 novembre 2024-Il Premio Ecologia Città di Varese per l’anno 2024 sarà idealmente conferito a Salvatore Furia, per celebrare i 100 anni dalla nascita del professore che è stato meteorologo, astronomo, poeta, conservatore della natura, divulgatore, educatore, promotore di battaglie ecologiche, fondatore del Centro Geofisico Prealpino e della Cittadella delle Scienze del Campo dei Fiori di Varese.
Tenace, battagliero, generoso, capace di scrutare il cielo, di sognare e di inforcare piccone e badile per costruire con le proprie mani – intrecciandole a quelle dei tanti volontari e dei giovani che è riuscito a coinvolgere – un luogo che è diventato simbolo dell’unione tra natura e società civile.
Quella di Salvatore Furia è una storia importante che merita di essere conosciuta e raccontata e che il Comune di Varese ha deciso di narrare ancora una volta mercoledì 20 novembre alle 20.30 nel Salone Estense.
Una serata di racconti, testimonianze e filmati alla quale saranno presenti: il sindaco Davide Galimberti e Nicoletta San Martino, assessora alla tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare del Comune, che porteranno i saluti istituzionali. Seguiranno una serie di interventi che, attraverso le parole e i ricordi di chi ha conosciuto e lavorato con Salvatore Furia, ricostruiranno la figura e l’incredibile avventura umana e professionale del professore. Luca Molinari, presidente della Società Astronomica “G.V. Schiaparelli” racconterà gli esordi di Salvatore Furia; Alessandra Ribaldone, per 30 anni assistente e collaboratrice del professore, parlerà di Furia naturalista, delle battaglie ecologiche e civili intraprese, della nascita del Premio Ecologia e dell’amicizia con Mario Pavan.
A Gianni Spartà il compito di delineare il ritratto di Furia educatore, giornalista e personaggio pubblico; al figlio Massimo quello di raccontare il padre Salvatore, portando alla luce la figura più intima e familiare del professore, quella meno conosciuta al pubblico e ai collaboratori. Paolo Valisa, direttore del Centro Geofisico Prealpino, racconterà della nascita del centro, punto di riferimento per le attività di monitoraggio, previsione e prevenzione in campo sismico e meteorologico, fondamentali per la sicurezza e la protezione del territorio. Saranno presenti anche i giovani volontari della Società Astronomica “G.V. Schiaparelli” che oggi portano avanti con impegno ed entusiasmo il sogno del professore: il coinvolgimento dei giovani nel nome delle tematiche scientifiche e ambientali costituisce infatti un’altra peculiarità, tra le tante, che Salvatore Furia ha promosso nel corso della sua attività.
Le celebrazioni per il centenario proseguiranno sabato 23 novembre alle 11 alla Schiranna con la cerimonia di intitolazione del lido a Salvatore Furia.
“Molti oggi ricordano Furia per le previsioni del tempo. Ma chi l’ha conosciuto sa che dobbiamo ricordarlo anche per molte altre cose: l’opera di sensibilizzazione dei cittadini sui temi dell’ecologia e della difesa dell’ambiente in una fase storica in cui agì da precursore, l’impegno per il Parco del Campo dei Fiori, il ruolo che ebbe nel fronteggiare le calamità dell’Irpinia e della Valtellina, l’ideazione del volontariato in ambito ambientale, il contributo alla nascita della Protezione Civile, la difesa dell’integrità del cielo notturno e altre battaglie, tra cui quella della tutela del verde cittadino e del lago. Quarantacinque anni fa, nel 1977, fece scalpore il suo gesto di gettare le acque del lago di Varese nella fontana di piazza Monte Grappa. Lo fece per denunciare l’inquinamento del lago e per stimolare azioni concrete del territorio e delle istituzioni per il suo risanamento. Oggi possiamo dire che il lago di Varese è diventato balneabile anche grazie a quella iniziale provocazione ed è per questo che l’Amministrazione ha deciso di intitolare il lido della Schiranna a Salvatore Furia” dichiara Nicoletta San Martino, assessora alla tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare del Comune di Varese.
Nel panel di iniziative anche la mostra fotografica “La storia della società astronomica” allestita da lunedì 11 a sabato 23 novembre sotto il porticato di Palazzo Estense. L’esposizione racconta con foto storiche gli eventi che portarono alla costruzione dell’Osservatorio astronomico e del Centro Geofisico Prealpino.