VARESE, 12 novembre 2024 – Commentando la vittoria di Shell nel ricorso contro una storica sentenza sul clima emessa nei Paesi Bassi – che nel 2021 aveva ordinato all’azienda di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra – Agnes Schim van der Loeff, consulente per la politica sulla giustizia climatica di ActionAid Paesi Bassi, ha dichiarato:
“La sentenza di oggi rappresenta una battuta d’arresto deludente per la giustizia climatica e per le comunità di tutto il mondo che sono le meno responsabili della crisi climatica ma ne subiscono maggiormente le conseguenze. Tuttavia, la lotta è tutt’altro che finita. Sebbene la corte abbia stabilito che non può imporre un obiettivo di riduzione a Shell, ha confermato che aziende come Shell hanno la responsabilità di prevenire il cambiamento climatico, il che è incoraggiante e importante. Questo caso ha già cambiato il modo in cui pensiamo agli inquinatori come Shell e ha ispirato cause in tutto il mondo. Le aziende di combustibili fossili stanno sentendo la pressione e dobbiamo continuare a mantenerla alta. La sentenza evidenzia anche la necessità di risultati forti alla COP29 a Baku. Non possiamo aspettare che gli inquinatori prendano iniziative sul clima; abbiamo bisogno di accordi internazionali forti e abbiamo bisogno che i governi si assumano la loro responsabilità, specialmente i paesi più ricchi che hanno causato la crisi“.