Quale il futuro dello stadio di San Siro, del parco e del quartiere? Incontro con tutti i residenti organizzato da La Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milanoganizzato

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MILANO, 24 novembre 2024-La Rete dei Comitati della Città Metropolitana di Milano e tante altre realtà danno appuntamento ai cittadini milanesi domenica 1 dicembre dalle 10 alle 13 a San Siro al parco dei Capitani, in via Tesio di fronte al civico 25, per discutere insieme sul futuro dello stadio, del parco e del quartiere.

Non saranno coinvolti solo i residenti, ma tutta la cittadinanza sensibile ai temi ambientali e alle trasformazioni della città.

Anche Gianfelice Facchetti – figlio di Giacinto uno dei capitani a cui, insieme a Cesare Maldini, è dedicato il parco di via Tesio – non ha fatto mancare il suo sostegno all’iniziativa.

Un invito speciale è stato rivolto ai bambini delle scuole e ai loro genitori a partecipare con cartelli, disegni, sorrisi e parole per esprimere tutto il loro amore per gli alberi del parco dei Capitani e proteggerli dalla distruzione.

Se veramente andrà in porto la vendita dello stadio e dei terreni pubblici annessi, il parco sparirà sotto il cemento e la demolizione dello stadio causerà un danno ambientale in grado di vanificare il piano Aria e Clima degli ultimi 15 anni (come verificato da uno studio del Prof. Paolo Pileri del Politecnico di Milano).

Tutta la zona vedrà sorgere altre costruzioni residenziali e per uffici, compreso un ulteriore centro commerciale, di cui Milano non ha bisogno, ma utili al riassetto finanziario delle società proprietarie di Inter e Milan.

Senza contare che l’enorme operazione di finanza immobiliare di Inter e Milan causerebbe un danno economico di centinaia di milioni di Euro al Comune di Milano, sia per i soli 197 milioni di euro con cui verranno ceduti stadio e terreni sia per i mancati futuri introiti derivanti dall’uso dello stadio, prezioso e monumentale bene pubblico.

Una svendita che imporrà una profonda trasformazione a tutto il quartiere e che influirà sull’intera città, una decisione presa in prima persona dal sindaco in trattativa diretta con le squadre su cui tanti cittadini sentono la necessità di esprimere la loro opinione.