VARESE, 21 dicembre 2024- di GIANNI BERALDO-
Negli ultimi mesi, la Presidente del Consoglio Giorgia Meloni, ha spesso sottolineato i risultati positivi ottenuti dal suo governo nel campo dell’occupazione. L’ISTAT ha infatti registrato il superamento di una soglia storica: per la prima volta, l’occupazione in Italia ha oltrepassato i 24 milioni di lavoratori. Ma, se guardiamo ai numeri, sotto quale governo si è verificato l’incremento maggiore degli occupati nel nostro Paese?
Per rispondere a questa domanda, è necessario esaminare con attenzione i dati storici sull’occupazione forniti dall’ISTAT e valutare le performance dei diversi esecutivi che si sono succeduti negli ultimi dieci anni. La crescita dell’occupazione non è un fenomeno lineare e può dipendere da molteplici fattori, non solo dalle politiche adottate dall’attuale governo.
L’Aumento dell’Occupazione: chi ha portato maggiori Risultati?
L’analisi dei dati mensili sull’occupazione durante il periodo di governo di Meloni, confrontata con quella di altri esecutivi, rivela che i numeri sotto il suo mandato sono tra i più positivi degli ultimi anni. Tuttavia, è essenziale contestualizzare questi risultati. Se, infatti, è vero che il governo Meloni ha visto un significativo incremento dell’occupazione, tale crescita potrebbe essere anche il frutto di dinamiche economiche e sociali avviate nei periodi precedenti.
I dati mostrano che, in generale, la crescita occupazionale è stata più marcata a partire dal 2015, quando l’economia italiana ha iniziato una lenta ma costante ripresa. L’introduzione di riforme come il Jobs Act nel governo Renzi, e il successivo periodo di crescita sotto il governo Gentiloni, hanno avuto un impatto positivo sul mercato del lavoro. Questo ha creato un terreno fertile per politiche occupazionali più efficaci, che si sono poi tradotte in un incremento consistente degli occupati nei successivi mandati.
Un Lungo Periodo di Crescita
L’occupazione in Italia è cresciuta in modo significativo soprattutto a partire dal 2014, ma il vero salto si è avuto negli anni successivi, sotto la spinta della ripresa economica globale e delle riforme interne. Nonostante il rallentamento dovuto alla pandemia di COVID-19, che ha avuto effetti devastanti sul mercato del lavoro, i dati post-pandemia mostrano un recupero progressivo.
Sotto il governo Meloni, in particolare, l’occupazione è aumentata più rapidamente rispetto ai precedenti mandati. Questo potrebbe essere attribuito sia alla continuazione della crescita economica avviata nel periodo precedente, sia alle specifiche misure introdotte dal governo, come gli sgravi fiscali per le imprese, gli incentivi per l’assunzione di giovani e donne, e gli investimenti nel settore pubblico e nelle infrastrutture.
L’importanza del contesto
È importante sottolineare, tuttavia, che un incremento dell’occupazione non può mai essere attribuito in modo esclusivo alle politiche del governo attuale. Il mercato del lavoro risente di dinamiche più ampie, che includono fattori globali, come la congiuntura economica internazionale, nonché il contesto sociale e demografico. Le politiche di welfare, la formazione professionale, e gli incentivi all’imprenditorialità, seppur rilevanti, spesso hanno effetti a lungo termine che si concretizzano in periodi successivi.
Nel caso del governo Meloni, è evidente che molte delle politiche messe in atto hanno trovato un mercato del lavoro già in fase di recupero, ma non si può ignorare l’influenza di riforme e incentivi introdotti nei governi precedenti. La creazione di un ambiente favorevole alle assunzioni e alla crescita occupazionale, in particolare grazie all’uscita dalla crisi pandemica, ha senz’altro contribuito ai buoni risultati registrati.
In sintesi, i risultati positivi registrati sotto il governo Meloni in termini di occupazione sono senza dubbio significativi, ma è fondamentale evitare facili semplificazioni. L’aumento dell’occupazione è il frutto di un contesto economico favorevole, di riforme e politiche adottate in passato e di iniziative messe in atto dal governo attuale.
Ogni governo ha un ruolo determinante nel plasmare il mercato del lavoro, ma è difficile attribuire i risultati a un solo fattore. La continuità di una politica economica di lungo periodo, che favorisca la crescita e l’occupazione, rimane un elemento centrale per il miglioramento delle condizioni lavorative in Italia.