Libro utilizzato dal liceo Fanti di Carpi è “anti Salvini”: la denuncia della Lega, il Ministro Valditara lo fa ritirare

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VARESE, 22 gennaio 2025-La notizia, riportata dal quotidiano online Gazzetta di Modena, ha preso il via dalla denuncia della Lega Carpi, espressa dal capogruppo in consiglio comunale Giulio Bonzanini, che ha segnalato un “esplicito e improprio attacco politico” contro la Lega e l’operato di Matteo Salvini, in merito alla sua gestione degli sbarchi durante il suo mandato da ministro degli Interni. Il caso ha subito acquisito rilevanza nazionale, con interventi anche dello stesso Salvini, dell’europarlamentare Roberto Vannacci e del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha chiesto ufficialmente all’Ufficio scolastico regionale e alla casa editrice di “fare chiarezza”, portando al ritiro dell’edizione online del libro.

La controversia riguarda un passaggio del libro Step into Social Studies, adottato da alcune classi del liceo Fanti di Carpi. In un capitolo del testo, gli autori esprimono giudizi ritenuti faziosi e politicizzati nei confronti di Matteo Salvini e delle politiche migratorie da lui promosse. Bonzanini ha sollevato dubbi sull’opportunità di inserire tali contenuti in un manuale di lingua inglese, chiedendo chi avesse scelto e approvato il libro per l’adozione nelle scuole.

Il ministro Salvini ha criticato duramente il testo, definendo inaccettabile che nelle

Il libro ‘incriminato

scuole si sfruttino i libri per diffondere orientamenti politici, sottolineando che i Decreti Sicurezza, da lui firmati come ministro, erano stati definiti “alcune delle peggiori politiche imposte”. Salvini ha chiesto che venga fatta chiarezza sulla vicenda, ribadendo che la scuola non dovrebbe essere un luogo di indottrinamento politico.

In risposta, anche Giuseppe Valditara ha avviato un’inchiesta ufficiale. Il ministro ha richiesto all’Ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna di verificare se il libro adottato nelle scuole carpigiane promuovesse “propaganda politica”, affermando che la scuola deve rimanere un luogo di educazione imparziale. A seguito della verifica, il ministero ha collaborato con l’Associazione Italiana Editori e la casa editrice, che ha ammesso l’errore, si è scusata ufficialmente e ha ritirato immediatamente l’edizione online del libro. La casa editrice ha anche annunciato che verrà pubblicata una versione corretta a breve.

Il caso in Parlamento

La questione ha suscitato discussioni anche in Parlamento. Il deputato della Lega Rossano Sasso ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare per denunciare l’uso di libri di testo con contenuti politici di parte. L’europarlamentare Vannacci ha espresso preoccupazione per la crescente diffusione di testi scolastici che, a suo dire, promuovono propaganda politica e sociale, minando l’obiettività educativa.

Le posizioni delle istituzioni locali

Il sindaco di Carpi, Riccardo Righi, ha voluto intervenire sulla polemica, criticando le accuse mosse al liceo Fanti. “Non stiamo parlando di un manoscritto clandestino”, ha affermato Righi, “ma di un manuale di lingua inglese pubblicato da un editore nazionale, adottato probabilmente in molte scuole italiane”. Il sindaco ha ribadito che stimolare il dibattito in classe non significa necessariamente essere faziosi o di parte, ma far parte di un processo educativo che incoraggia la riflessione critica.

Anche la dirigente scolastica del liceo Fanti, Alda Barbi, ha risposto alle accuse, spiegando che è ingiusto che la scuola venga descritta come un luogo che cerca di influenzare i propri studenti. “Il nostro liceo non è l’unico istituto ad aver adottato questo libro”, ha dichiarato la preside, aggiungendo che un testo di 416 pagine non può essere esaminato parola per parola prima di essere adottato. La preside ha sottolineato che la scuola si concentra sull’impostazione didattica del libro, sulla sua capacità di sviluppare competenze linguistiche, e che gli insegnanti lavorano per stimolare l’autonomia degli studenti.

redazione@varese7press.it