Assemblea Sindacale in Argoclima Gallarate: preoccupazioni per il futuro e richiesta di ripristino degli incentivi

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Presidio lavoratori Argo Clima Gallarate

GALLARATE, 23 gennaio 2025-Si è svolta questa mattina l’assemblea sindacale in Argoclima Gallarate, in seguito all’incontro tra l’azienda, la Rsu Argoclima e la Fiom di Gallarate del 21 gennaio. Durante la riunione, l’azienda ha comunicato che la situazione è peggiore delle previsioni fatte nel 2023, annunciando un ricorso significativo alla cassa integrazione anche nel 2025.

Argoclima, acquisita nel 2022 al 50% dalla multinazionale svedese Nibe, che ha investito nello stabilimento di Gallarate per la produzione di unità esterne per pompe di calore, si trova ora a fronteggiare una crisi derivante dalla scelta dell’Unione Europea di non rinnovare gli incentivi per questi prodotti. La conseguente caduta delle vendite ha provocato un accumulo significativo di scorte invendute, che ha fermato la produzione nello stabilimento di Gallarate. A livello europeo, le vendite di pompe di calore nel primo semestre del 2024 sono calate del 47% rispetto all’anno precedente.

La preoccupazione per il futuro dello stabilimento è crescente. Dopo aver già affrontato nove mesi di cassa integrazione nel 2024, i lavoratori si preparano ad altri mesi di sospensione dell’attività, con una previsione di circa otto mesi di cassa integrazione anche nel 2025. Le ricadute sulle retribuzioni sono enormi.

Nonostante gli investimenti e le operazioni societarie degli ultimi anni, i risultati sperati non sono stati raggiunti, con i lavoratori che, come spesso accade, pagano il prezzo più alto. A dicembre 2024 è stato già indetto uno sciopero, e se la situazione dovesse prolungarsi, sono previsti altri fermi.

In questo contesto, i sindacati evidenziano che la politica avrebbe potuto intervenire per sostenere la filiera delle pompe di calore, una tecnologia cruciale per la decarbonizzazione e il risparmio energetico. Sebbene il costo iniziale delle pompe di calore sia superiore a quello delle caldaie a gas, l’investimento si ripaga in circa quattro anni grazie ai risparmi in bolletta. Le pompe di calore, infatti, riducono il consumo di gas per la produzione di energia termica del 55% rispetto alle caldaie tradizionali.

Per rilanciare questo settore strategico, i sindacati chiedono il ripristino degli incentivi e la ripresa di un’attività lavorativa stabile e continuativa.

redazione@varese7press.it