VARESE, 27 gennaio 2025-La chiusura del viadotto di Vedano sulla tangenziale di Varese, un’infrastruttura realizzata solo dieci anni fa e che ora presenta presunti difetti di progettazione, sta generando forti disagi per la viabilità di Varese e di numerosi comuni della provincia. Recenti informazioni fornite da rappresentanti di Società Pedemontana indicano che la chiusura potrebbe prolungarsi fino oltre la prossima estate, aggravando ulteriormente la situazione.
In risposta a questo scenario, il sindaco Davide Galimberti e l’assessore Andrea Civati hanno avanzato una richiesta ufficiale al Prefetto di Varese, chiedendo la convocazione di un tavolo provinciale per affrontare la questione. All’incontro dovranno partecipare le autorità preposte alle infrastrutture viabilistiche della Pedemontana, la Provincia di Varese, i sindaci dei comuni maggiormente coinvolti nel caos viabilistico e le associazioni di categoria. L’obiettivo è quello di adottare misure concrete per ridurre i disagi agli automobilisti e al sistema economico locale.
“Dal giorno della chiusura del viadotto di Vedano, i disagi sono quotidiani e con gravi ripercussioni sulla viabilità cittadina e sulle attività economiche. La situazione rischia di durare per diversi mesi e l’unica risposta che si può dare in questo momento è rendere gratuiti i pedaggi autostradali nell’ambito interessato dalla chiusura”, ha dichiarato il sindaco Galimberti. “La priorità deve essere ridurre il più possibile l’impatto sui pendolari e sugli automobilisti che ogni giorno attraversano il nostro territorio.”
Il sindaco e l’assessore Civati propongono quindi che, almeno durante il periodo di chiusura del viadotto, i pedaggi siano sospesi, come misura per alleviare i disagi e garantire un sollievo concreto alla comunità e al sistema economico.
La proposta di convocare il tavolo provinciale è supportata dalla necessità di un coordinamento tra tutte le istituzioni coinvolte, per cercare soluzioni che possano limitare i danni economici e migliorare la gestione della viabilità in un periodo di emergenza che si prevede lungo.
