Tavolo Ministeriale al Mimit: il futuro di Beko e l’impegno dei vertici per il rilancio con 300 milioni d’investimenti

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Il ministro durante il tavolo

ROMA, 30 gennaio 2025-Oggi, giovedì 30 gennaio, si è svolto un incontro cruciale presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) a Roma, con al centro il futuro della Beko, l’azienda turca che ha recentemente acquisito lo stabilimento Whirlpool di Cassinetta di Biandronno.

Durante l’incontro, il Ministro Adolfo Urso ha invitato i vertici di Beko a presentare un piano strategico che si chiamerà “Piano Italia”. Questo piano, del valore di 300 milioni di euro, avrà l’obiettivo di rilanciare la produzione nello stabilimento varesotto, con il sostegno degli istituti competenti, delle Province e delle Regioni. Urso ha inoltre anticipato che, fra pochi giorni, entrerà in vigore un bonus per l’acquisto di elettrodomestici, come ulteriore incentivo per il settore.

“Chiediamo un vero Piano Italia che preveda almeno 300 milioni di investimenti per innovare i prodotti e modernizzare gli impianti presenti sul territorio nazionale”, ha dichiarato il Ministro“Solo grazie all’uso avveduto della Golden Power è stato possibile scongiurare quanto già accaduto in Polonia, dove due stabilimenti sono stati chiusi con conseguenti 1.800 licenziamenti, o nel Regno Unito. Se non l’avessimo fatto, oggi non saremmo riuniti a questo tavolo per trovare una soluzione sostenibile, mentre gli stabilimenti continuano a produrre con i medesimi livelli di forza lavoro. Ora ci aspettiamo un piano industriale e occupazionale serio e assertivo”, ha aggiunto.

I rappresentanti di Beko hanno confermato l’impegno a investire 300 milioni di euro, ma hanno anche sottolineato che la produzione in Italia attualmente è in perdita. Di conseguenza, l’azienda ha avviato una riflessione su possibili soluzioni alternative. In ogni caso, è stata ribadita la strategica importanza della presenza produttiva di Beko nel nostro Paese, con un focus particolare sulla produzione di elettrodomestici da incasso, in particolare per la cottura e la refrigerazione, settori principali dello stabilimento di Cassinetta.

All’incontro erano presenti anche il presidente della Provincia di Varese, Marco Magrini, e il sindaco di Varese, Davide Galimberti, a testimonianza dell’importanza che il territorio riveste in questa fase delicata.

Al di fuori del Mimit, un nutrito gruppo di lavoratori degli stabilimenti italiani di Beko ha preso parte a un presidio di protesta. Tra i manifestanti, erano presenti anche il senatore varesino Alessandro Alfieri e la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che hanno ribadito la loro solidarietà ai lavoratori, chiedendo il ritiro degli esuberi e la sospensione delle chiusure degli stabilimenti annunciate per il 31 dicembre.

Il futuro della Beko in Italia resta un tema caldo, con il Governo che si impegna a seguire da vicino l’evoluzione della situazione per tutelare i posti di lavoro e rilanciare la competitività industriale nel Paese.

redazione@varese7press.it