BOLOGNA,3 febbraio 2025- In occasione di ART CITY BOLOGNA, Palazzo Bentivoglio propone un programma di appuntamenti che offrono una panoramica completa sull’arcipelago di attività che lo caratterizza.
Si parte mercoledì 5 febbraio con il nuovo evento di garage BENTIVOGLIO (via del Borgo di San Pietro 3), che celebra la settimana dell’arte bolognese invitando Eva & Franco Mattes e il loro Ceiling Cat. Per questa edizione, la proposta non attinge alla collezione privata di Palazzo Bentivoglio, ma sceglie un’opera che innesca una riflessione sullo spazio espositivo stesso. «Come Dio Padre in una cimasa, nel cielo di una pala d’altare belliniana, il Ceiling Cat di Eva & Franco Mattes si staglia nel controsoffitto e si sporge verso l’interno di garage BENTIVOGLIO. Sotto di lui non avviene nessuna scena Sacra, nessuna Crocifissione, nessun Battesimo, nessun Miracolo. La posizione privilegiata permette al gatto di avere uno sguardo che nessuno di noi avrà mai; entra prepotentemente nello spazio dell’opera, può vederla (se ci fosse) nella sua tridimensionalità a noi negata dalla vetrina. Le opere vivono sotto una luce fissa, che concede loro di creare la stessa immobile ombra, e sono immerse tra le pareti bianche, in un white cube che non conosce tempo, non invecchia, non rovina. Winckelmann e i modernisti, promotori dell’irreale candore, eleverebbero a tempio questo spazio assoluto. Il gatto continua però a osservarci e interrogarci sul perché abbia scelto di affacciarsi proprio lì, in un infinito gioco di sguardi tra noi, lui e il “pieno potere del vuoto”».
Così riassume il curatore Davide Trabucco il cortocircuito di senso che quest’opera si porta con sé. Il celebre Ceiling Cat domina infatti lo spazio e insinua il dubbio del déjà vu, ricordando che da sempre per fare arte l’uomo attinge e copia quello che era già stato fatto in precedenza. L’opera si inserisce sempre all’interno di un linguaggio condiviso, tanto più per chi, come i Mattes, da sempre usa la rete e il digitale come territori di indagine e ricerca, dove tutto nasce e si sviluppa attorno alle community.
E come in qualsiasi comunità, i significati possono arrivare alle loro estreme conseguenze. Il semplice gesto del copia/incolla permette a tutti di impossessarsi di un contenuto e farlo proprio, facendo sfumare concetti come “autorialità” e “creatività” e suggerendo che forse è proprio negli errori ripetuti che si potrebbero aprire i nuovi luoghi dell’esperienza immaginativa. (Apertura nei giorni di Arte Fiera: da mercoledì 5 a domenica 9 febbraio, dalle 11 alle 23, fino al 1° marzo da mercoledì a sabato, dalle 19.00 alle 23.00).
Parallelamente, nei sotterranei di Palazzo Bentivoglio (via del Borgo di San Pietro 1) prosegue la mostra Riassunto delle puntate precedenti. La Collezione Stame-Lanteri, a cura di Tommaso Pasquali. L’esposizione ricostruisce la collezione di Antonio Stame e Vincenzina Lanteri, due raffinati collezionisti bolognesi che tra gli anni ’40 e ’80 hanno raccolto opere di straordinario valore museale. Sebbene la collezione fosse nota negli ambienti culturali, non era mai stata esposta pubblicamente. Oggi, a seguito di divisioni ereditarie, le opere sono disperse tra diversi proprietari, rendendo questa mostra un’occasione unica per restituire al pubblico una selezione rappresentativa della raccolta e approfondire il contesto artistico bolognese tra gli anni ’60 e ’80: premessa imprescindibile per la realizzazione di questa collezione. Il pubblico potrà contare su delle aperture speciali: giovedì 6 febbraio h 12-19, venerdì 7 febbraio h 12-22, sabato 8 febbraio h 12-22, domenica 9 febbraio h 12-19.
Per approfondire i temi e i molti aspetti indagati per la prima volta dalla mostra, sabato 8 febbraio alle ore 15.00 nella Sala Prometeo (ingresso da via Belle Arti 8) Tommaso Pasquali, curatore della mostra, e gli autori dei saggi Virginia Magnaghi, Università di Trento e Francesco Guzzetti, Università di Firenze dialogheranno attorno alle opere salienti in mostra, ma anche di quel paesaggio culturale fatto di gallerie, intellettuali, artisti che in quegli anni hanno fatto di Bologna un centro nevralgico della vita artistica nazionale.
Infine, prosegue la collaborazione con la Cineteca di Bologna, con cui si è realizzata una rassegna cinematografica collegata alla mostra e ai suoi temi. Il 4 febbraio alle 18.15, al Cinema Modernissimo, verrà proiettato il documentario Made You Look: Una storia vera di capolavori falsi (2020) di Barry Avrich. Il film racconta lo scandalo che portò alla chiusura della storica galleria newyorkese Knoedler, coinvolta in una delle più grandi truffe d’arte del secolo. Introduce la proiezione Tommaso Pasquali. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria su evenbrite.
Con un calendario che sintetizza le iniziative che hanno caratterizzato la stagione, Palazzo Bentivoglio si unisce quindi alla celebrazione di queste giornate in cui il mondo dell’arte contagia tutta la città.
Per info www.palazzobentivoglio.org