Iniziato il conto alla rovescia per Milano Cortina 2026: start up oggi al teatro Strelher di Milano tra sfide e speranze

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VARESE, 6 febbraio 2025– Cinque anni e mezzo dopo l’assegnazione dei Giochi Invernali Milano Cortina 2026, il grande evento si avvicina rapidamente, segnando l’inizio di un anno cruciale per la preparazione.

Questa mattina, 6 febbraio, al Teatro Strehler di Milano, si è celebrato il “One Year to Go”, un evento che ha dato ufficialmente il via al conto alla rovescia per l’evento olimpico. Durante questa cerimonia, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha consegnato gli inviti ufficiali ai Comitati Olimpici Nazionali e ai loro atleti, in vista delle gare che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026. Contemporaneamente, l’Omega Countdown Clock è stato avviato accanto al Duomo di Milano, iniziando a segnare il tempo che ci separa dall’accensione del braciere olimpico, prevista per lo stadio di San Siro.

Il sogno olimpico, che fino a qualche anno fa sembrava lontano, è ora a portata di mano. Tuttavia, i preparativi non sono stati esenti da difficoltà e polemiche. Se l’Italia non può certo permettersi di arrivare impreparata a un evento di tale portata, soprattutto in un contesto internazionale dove i valori della fratellanza e della pace sono fondamentali, la strada per arrivarci è stata tutt’altro che lineare. I problemi principali emersi nel percorso di avvicinamento ai Giochi riguardano innanzitutto la crescita esponenziale della spesa pubblica, che ha sollevato preoccupazioni sull’efficienza della gestione dei fondi pubblici destinati all’evento. A questi si aggiungono i ritardi nella realizzazione degli impianti e una gestione delle risorse che, secondo alcuni, non ha sempre rispettato i tempi previsti.

Le controversie non si sono fermate alla questione economica. La preparazione degli impianti sportivi, con la costruzione di nuovi stadi e la ristrutturazione di quelli esistenti, ha sollevato preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale. Le montagne, da sempre il cuore pulsante dei Giochi Olimpici invernali, sono state al centro di un dibattito riguardante l’intervento invasivo sulla natura, con alcuni ambientalisti che hanno denunciato il rischio di danneggiare ecosistemi delicati. Il timore è che l’arrivo delle Olimpiadi possa trasformarsi in una “corsa alla realizzazione delle infrastrutture” che, se non adeguatamente pianificata, potrebbe compromettere la bellezza del paesaggio e la sostenibilità a lungo termine.

Un altro punto di discussione riguarda l’intromissione della politica nelle fasi organizzative. In un evento che avrebbe dovuto essere simbolo di unione e cooperazione, le divergenze politiche hanno spesso preso il sopravvento, minando la coesione tra gli enti coinvolti nell’organizzazione. Le difficoltà di dialogo e la mancanza di trasparenza nelle decisioni hanno fatto crescere il malcontento tra diverse realtà sociali e politiche. Le principali associazioni ambientaliste, infatti, hanno disertato i tavoli di confronto con Fondazione Milano Cortina e con la Società Infrastrutture, ritenendo che il dialogo non fosse più produttivo. La loro assenza è un segno evidente di quanto il processo decisionale abbia incontrato difficoltà nel soddisfare le richieste di chi ha a cuore la tutela del patrimonio naturale e culturale italiano.

Nonostante queste problematiche, l’approssimarsi dell’evento olimpico rappresenta anche un’occasione imperdibile per l’Italia. Le Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 sono un’opportunità per il paese di mostrare al mondo la sua capacità di organizzare eventi di portata globale, ma anche per rilanciare l’economia, stimolare il turismo e promuovere i valori dello sport. L’auspicio è che, superati gli ostacoli, le Olimpiadi diventino un successo che lasci un’eredità positiva, non solo in termini di infrastrutture, ma anche di valori e principi che possano durare nel tempo. La sfida è ancora aperta, e il countdown è ormai in corso: che Milano Cortina 2026 diventi un’occasione di rinascita per l’Italia.

redazione@varese7press.it