Riforma delle Province: necessario un riordino e maggiori risorse per i territori

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MILANO, 7 febbraio 2025“La nostra priorità deve essere quella di riordinare e semplificare l’intero sistema di governo locale, a partire dalle Province che attendono da anni una revisione delle normative, in grado di garantire certezza nelle funzioni, risorse adeguate per i servizi ai cittadini e un’adeguata riorganizzazione”. Così ha dichiarato Pasquale Gandolfi, Presidente dell’Unione delle Province d’Italia, durante il suo intervento in Commissione Autonomia e Riordino delle Autonomie Locali, a cui ha partecipato anche il direttore generale dell’UPI, Piero Antonelli. Gandolfi ha poi aggiunto che gli effetti della legge 56/2014 sul sistema finanziario delle province lombarde sono stati devastanti: nel 2024, infatti, le Province della Lombardia verseranno 203 milioni di euro al bilancio dello Stato, a cui si aggiungono i 99 milioni della Città Metropolitana di Milano. Questi importi derivano dai tributi che le Province gestiscono (l’Imposta Provinciale di Trascrizione e l’Imposta RCauto), ma che vengono trasferiti allo Stato, creando una situazione anomala che dovrebbe essere superata, con il fine di mantenere tali tributi sul territorio in cui vengono raccolti.

La riduzione di risorse e personale: una crisi crescente

Piero Antonelli ha evidenziato l’impatto negativo della legge Delrio, che ha ridotto drasticamente sia le risorse che il personale delle Province, con una conseguente difficoltà nell’assicurare le funzioni necessarie. Dal 2014, infatti, il personale delle Province è passato da circa 35 mila unità a sole 15 mila, con una significativa perdita di competenze. Nella Regione Lombardia, grazie ai contributi e al sostegno regionale, l’organico complessivo è stato incrementato di 400 unità, ma questo numero rimane insufficiente rispetto alle reali necessità.

Antonelli ha inoltre sottolineato come lo squilibrio tra le entrate e il fabbisogno delle Province sia aumentato negli ultimi anni, passando da 841 milioni di euro nel 2021 a 928 milioni di euro, facendo appello all’adozione della delega fiscale come possibile soluzione per affrontare tale disavanzo.

Le Province lombarde e il contributo allo Stato

Tra le Province lombarde, quelle che contribuiscono maggiormente al bilancio statale sono la Provincia di Brescia (39 milioni e 322 mila euro), la Provincia di Bergamo (29 milioni e 424 mila euro), la Provincia di Monza e Brianza (32 milioni e 21 mila euro) e la Provincia di Varese (24 milioni e 450 mila euro). La Città Metropolitana di Milano contribuisce con ben 203 milioni e 917 mila euro.

Le proposte di riforma

Tra le proposte sollevate, Gandolfi ha chiesto di rivedere la legge regionale 12, in particolare per quanto riguarda la potestà di determinare la strategicità di un intervento territoriale, che oggi è prerogativa esclusiva dei Comuni, senza il coinvolgimento delle Province. Inoltre, è stato richiesto di estendere anche alle Province la competenza in materia di protezione civile, attualmente limitata alle sole Città metropolitane.

Impegno per la riforma delle Province

Giovanni Malanchini, Presidente della Commissione regionale, ha concluso l’incontro sottolineando l’importanza di accelerare l’attuazione della riforma delle Province. “Le province sono il primo soggetto politico di rappresentanza territoriale e la riforma auspicata è fondamentale per il futuro dei territori. La nostra Commissione è fortemente impegnata su questo fronte e nelle prossime settimane proporremo indirizzi legislativi per affrontare concretamente le problematiche sollevate”.

redazione@varese7press.it