Caso Lago Bianco, Pollini (M5s): “La Commissione UE attenziona Valfurva, Regione Lombardia deve giustificare il suo operato”

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Paola Pollini

MILANO, 14 marzo 2025-Paola Pollini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle in Lombardia, ha espresso forte preoccupazione riguardo alla procedura di autorizzazione del progetto di captazione delle acque del Lago Bianco, destinato all’impianto di innevamento artificiale di Santa Caterina Valfurva.

Secondo Pollini, i suoi tentativi di mettere in guardia la Giunta regionale sulle “macroscopiche falle” della procedura sono stati vani. Il progetto è stato ritirato non per vizi procedurali, ma a causa delle denunce di cittadini, comitati e associazioni, che hanno portato alla luce le criticità emerse durante la fase di cantiere.

Le criticità della procedura di autorizzazione

Pollini contesta l’approvazione della Valutazione di Incidenza (VINCA), obbligatoria per opere in aree protette come il Parco Nazionale dello Stelvio e la Riserva Naturale Statale “Tresero – Dosso del Vallon”. La VINCA sarebbe stata approvata nel 2017 sulla base di uno studio del 2016, a sua volta basato su linee guida obsolete, antecedenti alle Linee Guida Nazionali per le Valutazioni di Incidenza ai sensi della direttiva Habitat.

La consigliera sottolinea che il ritardo dell’Italia nel recepire la direttiva Habitat ha portato a procedure di infrazione comunitarie. In particolare, la causa C-304/05 ha obbligato l’Italia a istituire la Riserva naturale “Tresero – Dosso del Vallon” come compensazione per i danni causati dalle opere dei Mondiali di sci alpino del 2005.

L’attenzione della Commissione Europea

Dalla Relazione sullo stato di attuazione della legislazione comunitaria, emerge che la Commissione Europea sta monitorando il “caso Valfurva”. La Regione Lombardia sta fornendo informazioni per dimostrare la conformità del suo operato alle condizioni di archiviazione delle infrazioni.

Pollini pone un interrogativo cruciale: “Come giustificano il fatto che quella Riserva, così come il Parco dello Stelvio, siano ancora prive di un Piano di Gestione e dei relativi regolamenti e come è stato possibile approvare un intervento di captazione sulla base di un studio di incidenza basato su norme vecchie e superate che hanno perfino generato infrazioni comunitarie?”.