Violenza di genere, dati allarmanti: crescono i reati contro le donne

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MILANO, 15 marzo 2025 – Il report 2024 sui reati di violenza di genere, presentato in occasione della Giornata Internazionale della Donna dal Servizio Analisi Criminale, evidenzia un dato preoccupante: l’aumento dei crimini contro le donne, che spaziano dalle violenze sessuali agli atti di stalking e ai maltrattamenti. Questo trend allarmante sebbene possa essere parzialmente spiegato con una maggiore emersione del fenomeno e un aumento delle denunce, ci impone di mantenere altissimo il livello di attenzione.

Anche i reati previsti dal “Codice Rosso” (violenza domestica, percosse, minacce, revenge porn) mostrano una crescita preoccupante, dato confermato dalla nostra esperienza soprattutto per le ragazze più giovani. Tuttavia, sebbene il numero di violenze sessuali e stalking continui ad aumentare, emerge un dato positivo: la costrizione o induzione al matrimonio ha registrato un calo del 14% rispetto al 2023. Nonostante ciò, il numero di casi rimane comunque significativo e preoccupante.

Nonostante una leggera flessione in alcune tipologie di reato, la violenza di genere continua a rappresentare una tragedia quotidiana“, afferma Emanuela Baio, Presidente di Fondazione Asilo Mariuccia“Il dato che più ci colpisce è che ben il 91% delle vittime di violenza sessuale, il 75% delle vittime di stalking e l’81% delle persone maltrattate sono donne. Questi numeri sono la testimonianza di una realtà dolorosa che dobbiamo affrontare con forza.”

Il Centro Antiviolenza Ersilia Bronzini, da sempre impegnato a supportare le donne in difficoltà, ribadisce la necessità di un impegno collettivo contro la violenza di genere. “La violenza contro le donne non è solo un problema individuale, ma una questione che riguarda tutta la società. Ogni segnalazione, ogni denuncia e ogni passo verso il cambiamento sono un segnale di speranza e un invito a non fermarsi.”

Essere un Centro Antiviolenza significa essere sempre pronti ad accogliere, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, le chiamate di donne in cerca di aiuto, protezione e tutela per sé e per i propri figli. Significa saper rispondere a domande complesse e dolorose in tutte le lingue, offrendo consulenza legale e sostegno psicologico, aiutando nella riconquista dell’autonomia lavorativa e abitativa. Significa anche disporre di personale educativo formato per accogliere e sostenere bambini vittime di violenza, sia essa fisica o psicologica, e accompagnarli, insieme alle loro madri, verso un futuro più sereno. Gestire un Centro Antiviolenza richiede competenza, professionalità e formazione continua, affinché ogni donna e bambino possano ricevere il supporto di cui hanno bisogno. Nonostante i fondi spesso insufficienti, il Centro Ersilia Bronzini continua a offrire i suoi servizi grazie anche al sostegno di donazioni e contributi volontari. “Vogliamo dire a tutte le donne che vivono situazioni di violenza di chiedere aiuto, perché è impossibile salvarsi da sole. Noi ci siamo”.