Coronavirus, aumentano i contagiati in Lombardia. Gallera:” Se non adottiamo atteggiamenti responsabili non diminuiranno”

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VARESE, 6 marzo 2020-Un appello ad adottare “atteggiamenti radicali” per evitare che per molto tempo “ci sia solo una crescita”.

Lo ha fatto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza Coronavirus.

“O assumiamo un atteggiamento individuale molto responsabile – ha detto – oppure non siamo in grado di valutare quando arriverà la discesa dei casi di contagio”.

I dati aggiornati ad oggi infatti dicono che:

– i casi positivi sono 2.612, ieri erano 2.251. Il 36% dei contagiati ha oltre 75 anni, il 20% ha tra i 65 e i 74 anni, il 25% tra i 50 e i 64, il 17% tra i 25 e i 49 anni mentre l’1 per cento tra 18 e i 24 anni e l’1 per cento meno di 18 anni

– i deceduti 135, tutte persone anziane con un quadro clinico già compromesso. L’87% ha più di 75 anni, l’11% ne ha fra 65 e 74 e il 2% fra 50 e 64 anni

– i dimessi e trasferiti al domicilio 469 (93 in più in un solo giorno)

– in isolamento domiciliare 77

– in terapia intensiva 309 (+65 rispetto a ieri)

– i ricoverati non in terapia intensiva 1.622 (453 in più)

– i tamponi effettuati 13.556

– personale sanitario positivo è pari al 12% del totale

– persone in sorveglianza volontaria

I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto a ieri

BG   623/537

BS   182/155

CO   11/11

CR   452/406

LC   11/8

LO   739/658

MB   20/19

MI   267 (di cui 119 a Milano città)/197

MN   32/26

PV   180/151

SO   4/4

VA   23/17

e 68 in corso di verifica

LO SFORZO STRAORDINARIO – Gallera, ha quindi illustrato lo sforzo straordinario che sta facendo tutto il sistema Lombardia La situazione dei pronto soccorso nelle aree di frontiera “è sempre di grande pressione” tanto che, “solo ieri a Crema ci sono stati 80 accessi in pronto soccorso tutti da ricoverare con polmonite, ed erano 70 il giorno prima e 60 il giorno prima ancora. A Lodi, c’erano 65 persone in pronto soccorso da ricoverare, a Cremona ieri sono passate 80 persone, a Bergamo est 70 persone, questo per dare a tutti la dimensione fenomeno che stiamo affrontando”.

UN NUOVO MODELLO PER GLI OSPEDALI – Gallera ha poi aggiunto che si sta pensando ad un nuovo modello nel quale quasi tutti gli ospedali saranno ‘Covid’. “Se prima avevamo individuato tre ospedali da destinare esclusivamente ai pazienti Coronavirus – ha detto – oggi stiamo pensando di ribaltare l’assioma perché il numero dei casi cresce in maniera molto importante. Stiamo dunque individuando alcuni presidi per le patologie più importanti”.

L’assessore Gallera

L’APPREZZAMENTO DELL’OMS – In questo contesto l’assessore ha fatto sapere che oggi “è arrivata una comunicazione di apprezzamento da parte dell’Oms, che ci chiede di avere il modello che abbiamo individuato per gestire l’emergenza perché vuole farne un modello da applicare anche negli altri Paesi, è sicuramente un elemento di grande valore”.

250 NUOVI INFERMIERI GRAZIE ALL’IMPEGNO DEI RETTORI LOMBARDI – L’assessore ha anche fatto sapere che ieri si sono laureati 65 infermieri a Pavia e altri se ne aggiungeranno fra lunedì e martedì per arrivare fino a 250. “Ho sentito i rettori Svelto e Morzenti – ha spiegato – per ringraziarli di ciò che hanno fatto. Ci era stato garantito un Decreto che accorciava l’anno scolastico di un mese e non è arrivato. I rettori lombardi hanno fatto i loro decreti per ridurre l’anno e consentirci di avere del personale che quindi tra una decina di giorni potrebbe entrare nel sistema”.

DIMESSO PAZIENTE 3 – Dopo la bella notizia di qualche giorno fa circa la dimissione della moglie del paziente 1, oggi ne è arrivata un’altra: oggi infatti è tornato a casa anche il paziente ‘3’, il runner amico di paziente 1.

LA SOSPENSIONE DELLA ATTIVITÀ AMBULATORIALI – Gallera ha anche precisato quanto annunciato ieri circa le attività ambulatoriali “Stiamo facendo inserire nel Decreto legge – ha detto – la facoltà di sospendere le attività ambulatoriali lunedì approveremo in Giunta una delibera che darà indicazioni alle strutture ospedaliere su come gestire in maniera opportuna i pazienti che arriveranno. Le strutture dovranno ridurre l’attività ambulatoriale mantenendo quella urgente e non differibile. Si potranno continuare a svolgere anche fisioterapia o psichiatria perché effettuate da personale che non verrebbe utilizzato per i pazienti Covid’.